Torna Mazzarri e il Napoli rimette le ali (Il Giornale)
I tricolori vincono e allontanano il fantasma di Garcia: tutt'altra squadra quella ammirata ieri, tosta, concentrata

Cm Bergamo 25/11/2023 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Napoli / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: Giovanni Di Lorenzo-Giorgio Scalvini
Pioggia di elogi per la vittoria del Napoli di ieri contro l’Atalanta. Quello che ha colpito soprattuto è stata la costanza e la ritrovata voglia dei calciatori azzurri che non si sono lasciati scoraggiare dalla fisicità e dal gioco dell’Atalanta neppure dopo il pareggio, ma hanno continuato a giocare il loro calcio.
Ne scrive il Giornale questa mattina, che titola “torna Mazzarri e il Napoli rimette le ali” parlando di autonomia e autostima ritrovate da parte degli azzurri, merito sicuramente dell’arrivo di Mazzarri in panchina
“I tricolori vincono e allontanano il fantasma di Garcia: tutt’altra squadra quella ammirata ieri, tosta, concentrata e capace di tenere testa all’avversario più fisico del campionato. Bella, intensa la partita. merito più del Napoli, che non è quello che ti aspetti, per la prima volta sotto gli occhi di Spalletti, il mister del miracolo tricolore. Autonomia e autostima, questa volta durano più di metà partita, a Mazzarri va riconosciuto il merito di ave toccato poco o niente nel 4-3-3 di spallettiana memoria. Ma ha toccato le corde giuste dei campioni d’Italia, perché quello che doveva fare l’Atalanta lo ha fatto il Napoli per tre quarti di gara”
Anche Mazzarri ne ha parlato a fine gara a Dazn
«Per come avevamo giocato il primo tempo, avevo l’illusione di non dover soffrire. Nel primo tempo siamo stati quasi perfetti. Nel secondo tempo siamo calati troppo, l’Atalanta ci ha messi in difficoltà, speravo di fare un secondo tempo migliore di quello che abbiamo fatto».
«Ho cercato di toccare il tasto di una squadra che stravince, che fa il più bel calcio d’Europa o uno dei più belli d’Europa, era prevedibile qualche cedimento, trovare qualche difficoltà in più, le altre squadre affrontano il Napoli sapendo che affrontano i campioni d’Italia, si doveva sapere che sarebbe stato un anno più complicato, ho cercato di lavorare su questi concetti, poi qualcosina di tattica ho provato a inserirla perché ce l’ho nel sangue».
«Osimhen lo sapevo da prima che era uno dei più determinanti del campionato. Di lui c’è bisogno tantissimo. Non era scontato l’assist, lei ha ragione, non c’era bisogno di allenarlo per vedere come si comportava con la squadra sia lo scorso anno che quest’anno.
«Si è lavorato molto sulla linea, si perdeva qualche pallone e lo abbiamo recuperato subito, riconquista immediata. Nel primo tempo non ero soddisfatto ma di più, contro poi una super squadra come l’Atalanta, non era prevedibile. Mi aspettavo un secondo tempo ancora più tranquillo, un pochino bisognerà lavorare su quello».
«La cosa più facile è proprio il modulo, con questo modulo si possono fare tante cose, tanti movimenti, se non l’ho fatto è perché ho reputato che le squadre in fase difensiva non erano idonee. Bisogna fare risultato, se fai bel calcio e non fai risultato non va bene. La cosa più facile è che questi ragazzi sono spugne, tutti positivi».