Marchegiani: «Il Napoli di Garcia a tratti ha giocato anche bene e non ha avuto Osimhen»
A Sky Calcio Club: «Victor è un giocatore fondamentale. Sulle scelte di Garcia bisognerebbe conoscere le condizioni dei calciatori»

Ci Napoli 12/11/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Empoli / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Rudi Garcia
Luca Marchegiani ha parlato a Sky Calcio Club del rendimento del Napoli sotto la guida di Rudi Garcia, difendendo alcune scelte dell’allenatore:
«Il Napoli a tratti ha anche giocato bene in questo mini ciclo, ha fatto anche buone partite. Sulle scelte di Garcia bisognerebbe anche sapere quali sono le condizioni dei giocatori. Noi esaltiamo Inzaghi che fa delle rotazioni anche premeditate, non me la sento di dire che Kvaratskhelia doveva giocare contro l’Empoli piuttosto che un altro. In queste partite non c’è stato Osimhen, che per me è un giocatore fondamentale».
IL TECNICO FRANCESE HA ACCETTATO DI ESSERE DELEGITTIMATO (Gazzetta):
Il 4-3-3 di Garcia condivide soltanto i numerini con il 4-3-3 di Spalletti, lo sviluppo del gioco è differente, meno elaborato. Spalletti procede per triangoli e incastri, il francese ricerca l’immediatezza. Tanto è bastato per scomporre la formula dello scudetto, senza trovare un’alchimia nuova e all’altezza. De Laurentiis ha sbagliato poi a metterlo sotto tutela, con la sua presenza quotidiana al campo lo ha delegittimato davanti ai giocatori. E Garcia si è piegato, ha accettato la situazione. Questa è stata una delusione, da uno come lui ci saremmo aspettati la ribellione. I presidenti in spogliatoio non risolvono, complicano.
KVARA PARTE DALLA PANCHINA CONTRO L’EMPOLI:
Il vero capolavoro di giornata resta l’esclusione di Kvara dall’inizio: fare a meno del talento più estroso, micidiale e incontenibile nelle giornate buone e quantomeno pericoloso in quelle così così, ha il sapore dell’autolesionismo. Sia chiaro: è ovvio che il tecnico ha sempre scelto in perfetta buona fede e assoluta coerenza con le proprie idee, ma i risultati e gli umori, i confronti con la squadra, le riunioni con il presidente e le critiche non hanno minimamente scalfito le sue certezze incrollabili. Mai: e il filo tra la sicurezza in se stessi e la presunzione diventa sottilissimo.