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Scommesse, Di Lello: «i club rischiano un punto di penalizzazione. Se sapevano, cambia tutto»

L’ex procuratore Figc a Radio Punto Nuovo: «i giocatori rischiano 3 anni di inibizione e squalifica. Fagioli ha ammesso la colpa, può avere uno sconto del 50%»

Scommesse, Di Lello: «i club rischiano un punto di penalizzazione. Se sapevano, cambia tutto»
Db Torino 01/04/2023 - campionato di calcio serie A / Juventus-Hellas Verona / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Nicolo’ Fagioli-Ondrej Duda

Il caso scommesse, che coinvolge Tonali, Zaniolo, Zalewski e Fagioli, emerso dalle dichiarazioni di Fabrizio Corona sarà una grande macchia del calcio italiano. Marco Di Lello, ex procuratore della Figc, ha parlato ai microfoni di Punto Nuovo Sport Show per spiegare:

«Il caso di calcio scommesse è l’ennesima tegola per il movimento italiano. E’ una spia che deve preoccupare, ci sono troppi fronti aperti. Ora vedremo gli sviluppi giudiziari, ma emerge una prassi diffusa e fa davvero male: sono ragazzi di 20 anni, che guadagnano milioni di euro. Cosa spinge giovani così a scommettere queste cifre, mettendo a rischio la propria carriera. C’è un problema etico, di ludopatia e di educazione. Non è possibile che chi ha già tutto deve violare la legge per sentire adrenalina in più».

Una delle domande che tutti i tifosi si fanno è sulle possibili conseguenze dei tre giocatori al momento più coinvolti, visto che per Zalewski le autorità non si sono ancora mosse.

Tonali e Zaniolo rischiano:

«Almeno 3 anni di inibizione e di squalifica, più 25mila euro di multa. Nel caso di Fagioli si può arrivare ad un patteggiamento con uno sconto del 50% della sanzione, visto che ha ammesso la colpa. Anche i club rischiano un punto di penalizzazione nel caso in cui venga accertata la responsabilità oggettiva. I precedenti sono preoccupanti. L’ultimo precedente è del 2015: Torres e L’Aquila ne pagarono duramente le conseguenze».

Viene coinvolta anche la Juventus poiché potrebbe essere accusata di essere a conoscenza dell’attività di calcioscommesse di Nicolò Fagioli:

«L’art. 24 richiama l’art. 8 della Giustizia Sportiva e parla di un’ampia gamma di possibili sanzioni: da un punto di penalizzazione fino alla revoca di un titolo. Il Codice prescinde da tutto, i club hanno una responsabilità oggettiva che deriva dalla condotta dei propri tesserati. In questi casi la responsabilità oggettiva è prevista anche delle norme internazionali. Se sussisterà l’illecito sportivo, come sembra dai presupposti, il rischio esiste ed è concreto. Se la Juventus risulterà effettivamente a conoscenza del caso Fagioli, addirittura si andrebbe oltre il mero concetto di responsabilità oggettiva».

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