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Euro 2032: c’è uno spettro che aleggia alle spalle della Turchia, un dittatore poco europeista chiamato Erdogan (Avvenire)

“Meglio organizzare un Europeo con un Paese davvero affine all’Italia o seguire un progetto dal significato storico come hanno fatto Regno Unito e Irlanda”

Euro 2032: c’è uno spettro che aleggia alle spalle della Turchia, un dittatore poco europeista chiamato Erdogan (Avvenire)
UEFA President Aleksander Ceferin (L) and Turkey's President Recep Tayyip Erdogan attend the UEFA Champions League final football match between Inter Milan and Manchester City at the Ataturk Olympic Stadium in Istanbul, on June 10, 2023. (Photo by FRANCK FIFE / AFP)

Avvenire commenta l’ufficialità della Uefa sull’Euro 2032. L’Europeo si giocherà in Italia e in Turchia, accettata quindi la candidatura congiunta. Adesso si passa all’organizzazione del torneo e alla scelta degli impianti sportivi che ospiteranno le partite.

Il quotidiano era già scettico sulla candidatura congiunta, “la strana coppia”, inedite “sorelle mediterranee” scriveva Avvenire. E all’indomani dell’ufficialità il quotidiano scrive:

La strana coppia correva da sola verso un traguardo che riempie di gioia il presidente della Figc Gabriele Gravina. Baci e abbracci di tutto lo staff azzurro e foto di rito di Gravina e il suo collega presidente della Turkish Football Federation Mehmet Buyukeki, scortato dall’ambassador Volkan Demirel, l’unico della folta rappresentanza italo-turca, “una faccia una razza”, che ha giocato a pallone. Tutto molto bello, chioserebbe il buon Bruno Pizzul, ma c’è uno spettro che aleggia alle spalle della Turchia, un dittatore poco europeista chiamato Erdogan“.

Avvenire precisa:

Nel 2032, il suo lungo governo, oltre le forzature costituzionali, dovrebbe essere decaduto, in quanto non è previsto il quarto mandato. Ma il condizionale è d’obbligo. Comunque è inutile giocare a i bastian contrari. il dado è tratto. Il progetto della nuova fratellanza sbandierato da Gravina incassa anche il plauso, dovuto, del ministro dello Sport Andrea Abodi. L’alternativa migliore a nostro parere sarebbe stato organizzare un Europeo con un Paese davvero affine all’Italia o seguire un progetto dal significato storico importante come hanno fatto Regno Unito e Irlanda [che organizzeranno insieme l’Europeo 2028]“.

A proposito degli stadi, Gravina a Sky ha dichiarato:

«Abbiamo ottenuto un periodo di tempo importante per progettare e realizzare: 1 ottobre 2026, tre anni. Metteremo la prima pietra entro il marzo 2027, non siamo svantaggiati per gli stadi, ne mancano solo 2 o 3. Raccogliamo gli sforzi per combattere la burocrazia per una rivoluzione culturale, su un tema che sfioriamo ma che non risolviamo, di valutazione imprenditoriale, di valutazione del calcio come centro di accoglienza. Confido nell’appoggio del governo. Ho sentito parlare di commissario…».

 

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