Neanche Allegri si sarebbe aspettato il suo nome invocato dallo Stadium (La Stampa)
«Il calcio è fatto di empatia», ha detto il livornese. La Juve è animata da una voglia di rivincita e così si spiega l’aumento del tasso di aggressività

Juventus Italian coach Massimiliano Allegri looks on before the Italian Serie A football match Juventus vs Bologna on August 27, 2023 at the ìAllianz Stadiumî in Turin. (Photo by MARCO BERTORELLO / AFP)
La metamorfosi della Juventus e anche dei tifosi nei confronti di Allegri tecnico ferocemente contestato lo scorso anno e l’altro giorno, dopo la vittoria sulla Lazio, acclamato allo Stadium. Ne scrive La Stampa che sottolinea quanto il tempo sia galantuomo.
Il tempo è galantuomo, ma forse neanche Massimiliano Allegri si sarebbe aspettato di sentire il suo nome invocato dallo Stadium in festa dopo tutto quel che è successo nell’ultima travagliata stagione. Proprio un anno fa, il 18 settembre 2022, la sua Juventus veniva clamorosamente sconfitta a Monza dai neopromossi brianzoli, che si erano appena affidati al debuttante Palladino, e la squadra si ritrovava nella condizione di dover chiedere scusa ai propri tifosi per la seconda volta in pochi giorni dopo il ko casalingo con il Benfica.
Questa Juve è animata da una voglia di rivincita e così si spiega l’aumento del tasso di aggressività, velocità e letalità in campo: tutti fattori che portano gol, punti e applausi. «Il calcio è fatto di empatia», sottolinea Massimiliano Allegri prima di lanciare la nuova alleanza. «Allo Stadium c’era una bella atmosfera – aggiunge l’allenatore – e noi abbiamo bisogno del sostegno del pubblico. Ora questo percorso sarà lungo, ma bisogna farlo tutti insieme: squadra, società e tifosi».