Il principe ereditario dell’Arabia Saudita intervistato da Fox News: «Continuerò a farlo. Io punto a un altro 1,5%, chiamatelo come volete, lo otterremo»

Fox News ha intervistato forse il personaggio più interessante del calcio degli ultimi tempi. Si tratta di Mohammed bin Salman, principe ereditario dell’Arabia Saudita. Quel paese arabo che vuole rendere il proprio campionato di calcio il migliore al mondo.
Quando l’intervistatore Bret Baier gli ha chiesto delle accuse di sportswashing, bin Salman gli ha risposto con una certa sicurezza e fermezza.
«Se lo sportswashing aumenta il mio Pil dell’1%, allora continuerò a farlo. Non mi interessa. L’1% di crescita del Pil grazie allo sport è un buon risultato e io punto a un altro 1,5%, chiamatelo come volete, quell’1 e mezzo per cento lo otterremo».
L’atteggiamento del principe ereditario ricorda il Marchese del Grillo. Se il denaro investito nello sport serve a cambiare o migliorare l’immagine del Paese, non c’è nulla di male a farlo. A differenze di Sordi però, bin Salman è invischiato in relazioni politiche internazionale decisamente opache. Non a casa Fox News gli ha chiesto dell’11 settembre 2001:
«Bin Laden ha ucciso sauditi e stranieri negli anni ’90 in Arabia Saudita. Lui era un nostro nemico ed era un nemico degli americani».
Anche la morte del giornalista Khashoggi tra i temi affrontati:
«Chiunque sia coinvolto, deve affrontare la legge. Inoltre, cerchiamo di riformare il sistema di sicurezza per essere sicuri che questo tipo di errori non si ripetano, e possiamo vedere che negli ultimi cinque anni non è successo nulla di tutto ciò. Non fa parte di ciò che fa l’Arabia Saudita».