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La fatwa di Salerno contro i tifosi del Napoli De Giovanni e Quagliariello: «È una brutta storia»

Al Fatto quotidiano dopo il no alla presentazione dei libri: «hanno vietato ai tifosi napoletani di esporre bandiere, mica lo hanno fatto con Inter e Juventus»

La fatwa di Salerno contro i tifosi del Napoli De Giovanni e Quagliariello: «È una brutta storia»
Napoli 01/04/2023 - Sky Live in Napoli 2023 / foto Image nella foto: Maurizio De Giovanni

Per il Fatto quotidiano Antonello Caporale intervista Maurizio De Giovanni e Gaetano Quagliariello, a loro – in quanto tifosi del Napoli – è stato impedito di presentare i loro libri a Salerno.

“A suo modo è una fatwa”, dice sconsolato il primo. “Quando l’intolleranza che presidia il calcio esonda e giunge ad allagare una città allora c’è un problema”, considera il secondo.

A Salerno né il primo, cioè lo scrittore Maurizio de Giovanni, che il secondo, l’ex senatore e uomo politico del centrodestra Gaetano Quagliariello, hanno potuto presentare i loro libri in ragione della loro squadra del cuore: il Napoli.

De Giovanni: io ero imputato di aver censurato le parole violente e gli slogan razzisti (invocare l’eruzione del Vesuvio per esempio) di sedicenti tifosi salernitani contro Napoli e la sua squadra.

Quagliariello: Io non ho capito bene di cosa fossi accusato. Volevo presentare un breve m em o i r (“Scusa papà ma io tifo Napoli”) ’’ nel quale traduco la mia passione per il calcio e per il Napoli e illustro il senso di q u e s t o s e n t imento incomprimibile.

De Giovanni: È un fatto grave, è la misura dell’intolleranza che oramai scavalca la cornice della violenza istituzionale di quel pezzo di tifo che ogni squadra subisce e porta con sé, accettandola anzi.

Quagliariello: Mi ha colpito che la contestazione venisse non dal gorgo plebeo del tifo ma da una fetta significativa della borghesia della città. Apprezzata persino da taluni che hanno vergato commenti assolutamente lontani da ogni logica.

De Giovanni: Al Sud Napoli subisce da parte delle altre città una sorta di silenziosa ma tenace acrimonia per via del fatto che è l’unica metropoli e dunque occupa gran parte della scena territoriale rispetto al corollario di piccoli e medi centri di provincia. Al Nord Napoli è combattuta perché è la capitale del Sud. Ma è anche vero che con lo scudetto siamo divenuti molto più rumorosi, i festeggiamenti si sono allungati al punto da essere stati considerati fastidiosi. Ma a Salerno è stato vietato ai tifosi napoletani di esporre bandiere e segni inneggianti lo scudetto. Siamo impazziti? Non l’hanno fatto mica quando a vincere era la Juve o l’inter!

Quagliariello: È una brutta storia, ho accettato questa eccentrica fatwa e annullato la presentazione perché non mi andava di difendermi dalle urla.

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