Hanno gestito una società come si deve, con poco cuore, magari, ma pagando gli stipendi, rispettando lavoratori e spettatori
Repubblica Bari torna sulla sconfitta della squadra pugliese che ha perduto la Serie A all’ultimo minuto del match decisivo contro il Cagliari di Ranieri.
Mai, a Bari, si era vista tanta gente a un funerale. Cinquantottomila e 206 persone, sotto a un diluvio folle di giugno. (…) Peccato. Dannazione quanto è peccato.
I tifosi hanno la consapevolezza (giusta, dati i numeri) di essere tra i migliori in Italia, da prime sette posizioni in serie A
Tutto sommato (i tifosi, ndr) hanno amato i De Laurentiis, che pure non fanno nulla per essere simpatici: Luigi, il presidente, si è fatto persino fotografare con una sciarpa del Napoli (affronto!) ma dato che è gente seria ha chiesto scusa, e soprattutto con i fatti hanno dimostrato di voler e di saper fare. Hanno gestito una società come si deve, con poco cuore, magari, ma pagando gli stipendi, rispettando lavoratori e spettatori, affidando il merchandising a professionisti e non a parenti (è successo anche questo nel passato). E soprattutto vantano un merito imperituro: hanno sottratto la squadra alla retorica delle orecchiette, la fcazz, la birr, l’cmbagn. Perché Bari, i baresi, il Bari, la squadra dove non è mai notte, anche quando piange come fosse un temporale, è molto più bella di così.
