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La domenica nera dei trasporti ha messo a rischio la vita dei napoletani

Poteva finire in tragedia, soprattutto se il Napoli avesse vinto lo scudetto. Ora si cambia: niente metro di notte (tanto non passano), e la squadra non torna giovedì sera

La domenica nera dei trasporti ha messo a rischio la vita dei napoletani

La verità è che Dia andrebbe ringraziato. È grazie al gol del calciatore della Salernitana che con ogni probabilità si è evitata una domenica che sarebbe passata tragicamente alla storia. Il tanto strombazzato piano sicurezza si è rivelato un disastro. Le testimonianze e le immagini dei tantissimi napoletani che hanno vissuto l’odissea dei trasporti, hanno documentato in maniera impietosa il fallimento. Sono inquietanti – giusto per fare un esempio – le foto e i racconti di piazzale Tecchio gremita di persone, dopo la partita, in attesa di una metropolitana che non sarebbe mai passata (sul Napolista abbiamo provato a fornire testimonianze della domenica di vergogna, tante le testimonianze anche sui social). In tanti sono rientrati a casa solo a tarda sera dopo varie peripezie.

E’ il motivo che indotto le istituzioni a rivedere tutto. La metropolitana non sarà aperta nelle notti di mercoledì o giovedì (le due date possibili per festeggiare lo scudetto), così come al Napoli è stato detto di non tornare giovedì notte, proprio per evitare ingorghi difficilmente gestibili a Capodichino.

Visto che la città non è in grado di garantire un trasporto minimamente decente, meglio tenere la metro chiusa. Una condizione di impotenza che definire avvilente è poco. Il messaggio ai cittadini è: non fate affidamento sul trasporto pubblico; se volete scendere, fatelo a piedi.

La frase scritta da Conchita Sannino su Repubblica Napoli è da gelare le vene ai polsi:

In alcune circostanze, specie sulla via del ritorno, come è stato rilevato dalla Questura, si sono presentate situazioni di concreto pericolo. Il messaggio è: meglio andare a piedi che finire schiacciati tra mille persone in attesa di un treno che non si sa quando parte.

La domanda è: cosa sarebbe successo se il Napoli avesse vinto lo scudetto? A quella stazione di Campi Flegrei ci sarebbe stata una massa di persone dieci volte superiore. Anche perché in maniera inspiegabile era stato deciso che i festeggiamenti della squadra nello stadio sarebbero stati trasmessi in esclusiva da Dazn. E allora dov’erano le esigenze di ordine pubblico, o di necessità pubblica, come aveva detto il prefetto? Se l’esigenza era di tenere lontano dalla strade quante più persone possibile, perché l’evento non è stato lasciato trasmettere a più emittenti (a partire da Rai e Sky)?

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