De Laurentiis non vuole svincolare Giuntoli (CorSport)
Il presidente non intende cederlo alla concorrenza, in particolare alla Juve. Il diesse spera nella riconoscenza del patron per gli anni trascorsi insieme

Db Monaco di Baviera (Germania) 01/08/2017 - Audi Cup / Atletico Madrid-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis-Cristiano Giuntoli
Aurelio De Laurentiis e il suo direttore sportivo Cristiano Giuntoli sono abbastanza lontani in questo momento: la trattativa per liberare il diesse e lasciarlo andare alla Juventus non piace al presidente del Napoli e crea non pochi dissapori. Il Corriere dello Sport ne scrive.
“c’è il silenzio che accompagna il distacco e il genere precede anche gli strappi”.
“Cristiano Giuntoli e Aurelio De Laurentiis sono (quasi) irreparabilmente lontani e quel contratto, scadenza giugno 2024, è l’unico e pure l’ultimo collante di una coppia che di fatto può separarsi: c’è da deciderlo assieme, ovviamente, nella strategia reciproca di una trattativa che comporta disagi e pure qualche inevitabile dissapore”.
Giuntoli ha bisogno che il contratto che lo lega al Napoli sia sciolto, per passare alla Juventus.
“Per congedarsi, Giuntoli ha bisogno di una risoluzione o presentare dimissioni che andrebbero accettate da De Laurentiis: opzioni che prevedrebbero un divorzio incruento, privo dello spargimento di qualsiasi veleno. Ma bisognerà incontrarsi e discuterne, non subito e neppure tardi, affinché ognuno possa decidere per sé e schivare la bufera, mentre invece per adesso non ci sono stati colloqui concreti, solo un minimo approccio, rimasto lì a penzolare come promessa di appuntamento”.
De Laurentiis non ha fretta e, soprattutto, non ha voglia di liberare Giuntoli per mandarlo alla Juventus.
“De Laurentiis non ha fretta, non vuole averne, ha gli impegni in Lega, ha bisogno di vedere Spalletti, ha la festa del 4 giugno da costruire attraverso la propria regia e non ha voglia – non pare – di liberare il proprio diesse, lasciandolo andare da una diretta concorrente per il futuro. Giuntoli è stato una sua scommessa, l’ha voluto – assieme all’ad Chiavelli – nell’estate del 2015, insieme hanno costruito lo scudetto, dopo essersi regalati tre secondi posti e due terzi posti, quindi cinque anni di Champions League e di benefici palpabili, e concedergli la possibilità di rinforzare la più autorevole rivale – o qualsiasi altro club italiano – sa di affronto verso se stesso”.
Giuntoli, d’altra parte, spera nella riconoscenza.
“Giuntoli conta sulla riconoscenza, sulla consistenza di un rapporto recuperato dopo il doloroso inverno del 2021”.