Sono intervenuti anche i giornalisti Raffaella Iuliano e Umberto Chiariello alla quinta puntata di Fides, il programma ideato e condotto da Rosa Criscuolo che andrà in onda questa sera alle 22.30 su NapoFlix, canale 86 in tutta la Campania, con un focus su turismo, turismo sportivo e sicurezza nella città di Napoli.

Raffaella Iuliano si è detta preoccupata portando ad esempio il forte «contrasto tra l’eccellenza calcistica e tutto quello che c’è intorno, nella città e nella provincia, che si rispecchia in una realtà differente, carente di modelli o con modelli sbagliati come viene mostrato in alcune fiction televisive». La giornalista, figlia del compianto Carlo Iuliano, il professionista stimato e apprezzato da tutti e che aveva inventato il ruolo dell’addetto stampa nel calcio, ha prima sottolineato l’importanza di eliminare distanze e barriere tra squadra di calcio e città, poi ha concluso: «Il Napoli sta avendo prestazioni che sta attirando tifosi da ogni parte del mondo, un po’ come accadeva ai tempi di Maradona. Un dato positivo che andrebbe incrementato e non limitato solo a determinati quartieri. Il problema è sempre quello dei servizi che in città stentano a essere all’altezza, per cui rischiamo di fare una brutta figura come città metropolitana»

In collegamento streaming è intervenuto Umberto Chiariello, il giornalista minacciato dopo un suo intervento sui social critico nei confronti dei tifosi violenti. «Un tifoso che non tifa non è un tifoso degno di questo nome – ha detto, gridando poi – vergognatevi». Chiariello ha fatto anche chiarezza su alcune vicende. «Se si vedono in tutte le città d’Italia bandiere, striscioni, tamburi non capisco perché negare la gioia proprio a questa città? Quindi secondo me si è esagerato e ho invitato tutti a un dialogo per conoscere le ragioni anche degli ultrà tra i quali c’è anche tantissima brava gente».

Sui festeggiamenti è vietata l’approssimazione, ha precisato Chiariello, ricordando «la condanna di Chiara Appendino a 5 anni per gli scontri di piazza San Carlo durante i festeggiamenti per lo scudetto della Juventus, dove non furono osservate le norme di sicurezza». Ecco perché, ha spiegato Chiariello, risulteranno fondamentali le misure di sicurezza, come l’installazione di jersey per delimitare gli ingressi e di barriere antipanico davanti al palco dei festeggiamenti.

Di tifo violento ha parlato anche il dott.Giuseppe Visone, tra gli ospiti in studio. «Quello che è accaduto durante Napoli-Milan è roba da terapia psichiatrica» ha detto il Sostituto Procuratore della DDA di Napoli. «Quei soggetti lì sono quelli che stanno rovinando l’immagine della città e di tutta la tifoseria napoletana»

Tra gli altri ospiti della puntata: gli avvocati Francesco Urraro e Silvio Piantanida; poi nella tribuna popolare l’imprenditore Raffaele Orzetti, l’esperta di politiche scolastiche Valentina Ercolino, l’attivista Maurizio Raimondi.

Ancora una volta lo sguardo dei giovani, che attraverso i social si informano e selezionano le notizie, è stato dato con l’intervento della social media specialist Emilia Criscuolo che ha sottolineato la preoccupazione rispetto a episodi di violenza chiedendo se l’euforia dello scudetto debba giustificare atteggiamenti violenti dei giovani.

«Gli episodi di violenza del turismo sportivo sono un po’ un velo di Maya di Schopenhauer rispetto a una situazione in cui il popolo napoletano si trova nuovamente autogestito – è il commento di Rosa Criscuolo, ideatrice e conduttrice del programma Fides -. In realtà parliamo di una situazione di emergenza, per certi versi simile a quella della pandemia, in cui le istituzioni arrancano e non vengono realizzati nemmeno gli obiettivi minimi. Ciò a cui assistiamo da anni è che si lavora sempre in emergenza, anche rispetto a eventi prevedibili, e si viene meno nello strutturare dei piani che dovrebbero valere sempre. Ecco perché si cade nel paradosso di chiedere continuamente leggi speciali mentre servirebbe semplicemente una amministrazione normale»