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Sanchez: «All’Inter mi sentivo un leone in gabbia»

A Tnt sports: «Una volta dissi a Inzaghi che se non mi facevano giocare contro il Milan, potevamo perdere ed infatti perdemmo»

Sanchez: «All’Inter mi sentivo un leone in gabbia»
Db Milano 12/01/2022 - Supercoppa Italiana / Inter-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Alexis Sanchez

L’ex attaccante dell’Inter, oggi al Marsiglia, Alexis Sanchez ha rilasciato delle dure dichiarazioni a Tnt sports Chile in riferimento al suo periodo in maglia nerazzurra. Sanchez ribadisce di essere stato trattato ingiustamente quando era all’Inter e dice che si sentiva un leone in gabbia. Di seguito le sue parole:

«All’Inter ero tranquillo… mi hanno dato la possibilità di dimostrare? Ho detto che se mi fanno giocare e sto male mi criticano. Non ho avuto il tempo di dimostrare… è stato ingiusto. Ero un leone in gabbia».

Racconta un aneddoto su Inzaghi:

«Una volta dissi a Inzaghi che se non mi facevano giocare contro il Milan potevamo perdere. In un doppio senso, ma gli ho detto ‘mister, possiamo perdere, attento’. Ed è successo. Non gli ho detto niente, doveva essere come un elefante: bocca piccola e orecchio grande. Adesso l’Inter fa la copertura perché c’è stata una sconfitta, ma perché non mi hai fatto giocare?».

Rivela di aver rifiutato la corte del City per andare al Manchester United solo per Mourinho:

«Parlavo tutti i giorni con  Guardiola, era come mio padre a Barcellona e al City. Tutto era pronto e Wenger non me lo ha permesso. Cosa avrei fatto se avessi voluto giocare in Champions League? In quel momento mi ha chiamato Mourinho. Non era per soldi, era per Mourinho. Mi ha offerto la maglia numero ‘7’, per giocare in Champions League e mi ha detto che avremmo vinto tutto. Un cileno allo United? Con il 7 di Ronaldo, Cantona e Beckham? Non sapevo cosa sarebbe successo con il City e la storia pesava. Non me ne pento, le cose accadono per un motivo».

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