Il prefetto di Napoli: «Con una simile annata del Napoli i tifosi devono dare prova di responsabilità»

Palomba a Tv Play, sul divieto di vendita dei biglietti di Napoli-Eintracht: «Firmare un provvedimento di divieto è contro natura, ma la gara è ad alto rischio».

Napoli tifo prefetto daspo

Napoli's fans cheer prior to the Italian Serie A football match between Napoli and Atalanta on March 11, 2023 at the Diego-Maradona stadium in Naples. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP)

Ieri il Tar Campania ha respinto il secondo ricorso dell’Eintracht Francoforte contro l’«ordinanza» emessa dalla
Prefettura di Napoli che ha ristretto il divieto di vendita dei biglietti da parte del Napoli soltanto ai residenti a Francoforte.

Ai microfoni di Tv Play, il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, ha spiegato il motivo per cui la Prefettura ha deciso di bloccare la vendita dei tagliandi. Le sue parole sono riportate dal Corriere del Mezzogiorno.

«Voglio fare una premessa: sono un amante del calcio e del tifo. Firmare un provvedimento di divieto è contro natura. Tutte le autorità di polizia a partire dal questore mi segnalano che la gara è ad elevato rischio per gli incidenti che ci sono stati a Francoforte, inoltre già dal 14 di febbraio era stata sospesa la vendita dei biglietti per il settore ospiti. Il processo era già iniziato tempo fa, poi abbiamo deciso di circoscrivere la vendita agli abitanti di Francoforte. È una prova di responsabilità per i tifosi del Napoli poiché ci potrebbero essere dei supporter tedeschi in città nonostante il divieto. Con l’annata che stiamo vivendo con il Napoli, dovremo dare tutti una prova di responsabilità».

Il no ai tifosi dell’Eintracht parte da lontano, il percorso dalle valutazioni istituzionali alle ultime scelte è durato circa un mese.

«Già dal 14 febbraio, sulle indicazioni della polizia, il Napoli ha comunicato all’Eintracht di bloccare le vendite per le valutazioni in corso. Acquisiti questi elementi, sono state fatte delle proposte al prefetto e al questore e già nel primo provvedimento avevo segnalato che le indicazioni ci erano arrivate dalle autorità centrali».

Correlate