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Il Napoli sta sovvertendo le gerarchie del calcio nell’Italia in cui vince sempre il Nord

Fare impresa al Sud è tremendamente complicato. Cosa significa battere il Nord anche con la forza dei conti in regola

Il Napoli sta sovvertendo le gerarchie del calcio nell’Italia in cui vince sempre il Nord
Napoli 16/03/2023 - comitato di ordine e sicurezza pubblica / foto Image nella foto: Aurelio De Laurentiis
Caro Jack, come stai? Mi hai fatto sorridere l’altro giorno sai! Quando hai citato il Napoli e lo stravolgimento delle gerarchie calcistiche nazionali. Anche tu sei stupito vero? Non mi aspettavo affatto che tutto questo clamore fosse arrivato fino a Toronto.
Ebbene sì. La classifica della serie A quest’anno parla chiaro. Ti scrivo di questo argomento anche perché so che malgrado tu viva in Canada, segui le vicende della tua amata Inter.
Il Napoli fa un campionato a parte e ormai le vittorie non fanno più notizia. Ma quello a cui assistiamo non va sottovalutato. È qualcosa che va oltre un terreno di gioco.
Tu, amico mio, sociologo attento, conosci le difficoltà del Sud. Non a caso il 49% del tessuto imprenditoriale si concentra al Nord.
Sai che l’Italia è il Paese con la maggiore disparità regionale. Quanto è difficile fare impresa al di sotto della Linea Gustav!
Ed è proprio un’impresa quella di cui avevamo bisogno per sconvolgere le gerarchie e il pensiero univoco, quello che riteneva il Napoli, l’eterna seconda. Una rivale inconsistente, mi è stato più volte detto.
33 anni dopo l’ultima grande gioia “maradoniana” la piazza azzurra torna a sognare, mentre dall’altra parte del fiume si intravede stupore, sorpresa, sconcerto.
Devo ammettere che vivere e assaporare quotidianamente lo spaesamento da parte di tanti tifosi rivali, che da sempre sono abituati a spartirsi lo scettro di campioni d’Italia, dà un’energia fantastica. Si respira aria nuova e questo incredibile momento getta le sue fondamenta molto lontano. I capolavori richiedono perseveranza e maestria. Tu mi insegni che vittorie di questo tipo senza avere continuità nelle idee non sarebbero possibili.
Noi del Sud, caro Jack, sappiamo quanto sia difficile pianificare e realizzare un obiettivo rendendolo concreto proprio in quella terra che più di altre, indossa un patrimonio senza eguali. Quante storie incredibili abbiamo da raccontare! A volte costretti a trasferirci pur di realizzarle. Per questo ci tengo a ribadire che l’affermazione del Napoli, in uno scenario come questo, vale più di mille altre vittorie conseguite al Nord.
Malgrado ciò, questa visione potrebbe essere addirittura limitata. Il Napoli sta tracciando un modo di fare affari, rispettando il bilancio e avendo i conti in regola. Tuttavia, siamo primi meritatamente, senza polemiche e nessun contraddittorio.
Pare che gli antagonisti storici, più spesso vittoriosi, abbiano smesso la spocchia con la quale ci guardavano dall’alto in basso.
Superato il post-mondiale in Qatar e l’inverno “spallettiano”, ove tutti pronosticavano una fase di calo, si sono arresi a un dominio totale.
Caro jack, permettimi di aggiungere, che sognare ora è lecito. Soprattutto quando l’Europa ti presenta il conto. L’Europa dei grandi. La Champions entra nelle fasi finali e non poteva mancare lui. Uno che a scacchi dev’essere molto bravo. Una vecchia conoscenza del calcio italiano, Pep Guardiola.
Caro Jack, te lo ricordi ai tempi di Sarri? Le sue lusinghe sono tornate di moda. Gli è sempre piaciuto trasferire la pressione sugli altri. Dopo aver battuto con il suo City per 7-0 il Lipsia ha tuonato “Il Napoli quest’anno è la squadra più forte d’Europa”. Non rispondiamo alle provocazioni, non voglio stare qui a tediarti con le spese pazze di alcuni, le plusvalenze, quelle reali, o le altre classifiche positive che ci vedono in ogni caso primi.
Perché il calcio è passione, ma oggi è soprattutto questione di bilanci. E su questo il nostro presidente può tenere lezioni ad Harvard.
Ci sentiamo prossimamente.
Best regards my friend!
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