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L’ultimo romanzo di Dario Ferrari diventerà un must per i trentenni che vogliano capire se stessi

“La ricreazione è finita”. I più vecchi ci troveranno il motivo per cui l’Italia politica è sprofondata in un oceano di mancanza di partecipazione 

L’ultimo romanzo di Dario Ferrari diventerà un must per i trentenni che vogliano capire se stessi
Di Dario Ferrari, questo 41enne scrittore di Viareggio, non sapevamo niente: per alcuni versi continuiamo a non saperne niente, ma la duplice combinazione del fatto che il suo ultimo “La ricreazione è finita (pagg. 480; euro 16)” era stato edito dalla Sellerio – che consideriamo una delle poche case editrice oggi in Italia a riuscire a trovare talenti – ed il dato che uno dei suoi sponsor per essere pubblicato in blu fosse stato l’amico Marco Malvaldi, ci ha spinto a leggere il suo romanzo.
Non ne siamo rimasti delusi…
Marcello Gori è un trentenne di Viareggio laureato in Lettere a Pisa che – come tanti – vive nel suo piccolo ombelico amicale tra chat e sbornie. Ha una ragazza solida, razionale, sicura di sé: quella Letizia che è figlia della buona borghesia cittadina e che attraversa la Facoltà di Medicina senza intoppi. Gori ha un padre che ha un bar e che vorrebbe che gli si desse una mano – che fa Marcello? , si arrabatta come tanti –, ed una madre-prof che suo padre lasciò per un’altra quando Marcello aveva 15 anni. Il dottore Gori in un empito irrazionale decide di partecipare ad un concorso per un dottorato bandito dal prof. radical-chic Sacrosanti, dove non ha alcuna possibilità di riuscita perché il nostro non è all’altezza dei suoi rivali. Per un coacervo di occasionalità riesce a vincerlo ed a pensare ad una sua possibile uscita di sicurezza. Sembra che anche Sacrosanti si sia convinto di ciò quando come traccia per la Tesi triennale gli affida il compito di occuparsi dell’oscuro concittadino Tito Sella che da anarchico-artificiere di provincia, dopo avere partecipato all ‘uccisione di un giudice come esponente della Brigata Ravachol, si fa un bell’ergastolo e poi ripara in Francia. Compito del dottore Gori sarò quello di fare una tesi partendo dall’archivio Sella – che è a Parigi – lasciando perdere l’aspetto biografico, e concentrandosi solo sulle sue opere letterarie, magari rinvenendo quella che Sacrosanti ritiene essere un fantomatico inedito dal titolo “Fantasima”.
Le sue vicende parigine con gli incontri con la giovane Tea e con i nostalgici della stagione terroristica della fine degli anni ’70 le lasciamo alla lettura dei molti che preconizziamo ameranno questo libro. Che per noi non solo è scritto con uno stile maturo e riconoscibile, ma diventerà per i trentenni di oggi un must per capire sé stessi e la loro incompletezza e per i più vecchi una base probante per capire perché l’Italia politica è sprofondata in quest’oceano di mancanza di partecipazione ed astensionismo.
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