Il Guardian ricorda quando a Dimaro Spalletti fu interrotto dai contestatori

Il quotidiano inglese: un tifoso urlò al tecnico: «Svegliati!». Nessuno dava il Napoli tra i favoriti. Il ruolo dei nuovi: da Kvara a Kim, ai panchinari

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Db Dimaro (Tn) 17/07/2022 - amichevole / Napoli-Perugia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Il Guardian si occupa della trionfale cavalcata del Napoli. E scrive, con Nicky Bandini: il dominio è tale al punto che “anche nella città più superstiziosa d’Italia, non sembra più pericoloso definirli come futuri campioni”.

Il Napoli – scrive il quotidiano inglese – non era certo la squadra favorita.

Luciano Spalletti ha ricordato ai giornalisti in una conferenza stampa la scorsa settimana che molti di loro avevano previsto il Napoli fuori dalle prime quattro. Nemmeno i tifosi erano convinti. Uno interruppe l’allenatore mentre presentava la squadra a  luglio, urlandogli: «svegliati!»

Il tecnico aveva riconosciuto le partenze del capitano Lorenzo Insigne, del vice-capitano Kalidou Koulibaly e del capocannoniere Dries Mertens. Aveva risposto al contestatore: “Altri sono arrivati, portando con sé nuovo entusiasmo. E altri ne arriveranno.”

Il Guardian riconosce che i nuovi hanno fatto la loro parte.

L’ingaggio di Khvicha Kvaratskhelia dalla Dinamo Batumi per poco più di 10 milioni di euro è stato forse il miglior affare fatto da qualsiasi club in Europa l’anno scorso. I suoi 10 gol in campionato e nove assist raccontano solo una parte della storia, non tengono conto del modo in cui sbilancia le difese con passaggi e dribbling. Solo Rafael Leão ha saltato più spesso il suo uomo in questa stagione.

Anche Kim Min-Jae è stato formidabile, ha firmato per meno della metà di quello che il Chelsea ha pagato per Koulibaly e offre ancora più affidabilità al centro. Altri acquisti estivi come Giacomo Raspadori, Giovanni Simeone e Mathías Olivera hanno contribuito partendo dalla panchina.

Per il Guardian le ragioni del dominio del Napoli sono due. Una è la mancanza di avversari all’altezza. L’altra è che la squadra è notevolmente migliorata al secondo anno di Spalletti.

Apparentemente la squadra sembra abbastanza prevedibile, schierandosi quasi sempre col 4-3-3, ma il loro approccio varia a ogni partita.

Il quotidiano ha ricordato il recupero elogiato da Spalletti sul calcio d’angolo contro il Sassuolo.

Ormai l’unica domanda è se taglieranno il traguardo ad aprile o a maggio. 

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