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Caso Santoriello, alla Procura di Torino ne avrebbero fatto volentieri a meno (Gazzetta)

La vicenda ha creato un po’ di imbarazzo. E per ragioni di opportunità, il pm potrebbe astenersi nell’udienza preliminare che deciderà sul rinvio a giudizio

Caso Santoriello, alla Procura di Torino ne avrebbero fatto volentieri a meno (Gazzetta)

Ormai è il caso Ciro Santoriello. Le frasi a dir poco inopportune del pm dell’inchiesta Prisma (frasi del 2019, rintracciate su YouTube), “Odio la Juventus, sono tifoso del Napoli”, ovviamente hanno creato imbarazzo alla Procura della Repubblica di Torino. E, scrive la Gazzetta,

anche se mancano parole ufficiali, si fa largo l’ipotesi che per ragioni di opportunità, Santoriello possa astenersi da esercitare l’azione penale il prossimo 27 marzo davanti al gup Marco Picco nell’udienza preliminare che deciderà sul rinvio a giudizio della Juventus e dei 12 ex dirigenti bianconeri, tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene, Fabio Paratici (attualmente al Tottenham) e il legale Cesare Gabasio.

Il quotidiano fa il punto della situazione sullo stato d’animo alla Procura della Repubblica di Torino e scrive che della vicenda «in procura ne avrebbero fatto tutti volentieri a meno»:

Per Santoriello viene escluso qualsiasi tipo di provvedimento o di atto formale. Piuttosto la necessità di svelenire la disputa giudiziaria e di concentrare l’attenzione sul cuore dell’istruttoria, quelle 14 mila pagine di atti giudiziari che hanno poi alimentato la stessa inchiesta sportiva con la conseguente condanna shock del meno 15 in classifica per la Juventus. L’unico dubbio riguarda la possibilità che un’eventuale astensione possa essere vissuta come un segno di debolezza: la Procura della Repubblica di Torino continua ad avere infatti il massimo della fiducia nei confronti del pm, sulla bontà del suo lavoro e su una certezza: quelle frasi non hanno minimamente spostato la correttezza professionale del suo operato. Anche se è evidente che quell’uscita del 2019, rilanciata su web e social nelle ultime 48 ore, un po’ di imbarazzo l’ha provocato. Il procuratore capo di Torino, Anna Maria Loreto, non ha voluto rilasciare dichiarazioni sulla questione. Ma di sicuro in procura ne avrebbero fatto tutti volentieri a meno.

Un’eventuale assenza dall’udienza preliminare di Santoriello, esperto sì di reati bancari ma da tempo già in servizio alla direzione distrettuale antimafia del capoluogo piemontese, non comporterebbe comunque una diminutio nelle ragioni dell’accusa, garantite dagli altri due pm, l’aggiunto Marco Gianoglio e Mario Bendoni.

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