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Caso Barcellona, Negreira non è stato in grado di provare i servizi forniti al club

Le Parisien sottolinea che l’ex vicepresidente degli arbitri si è difeso senza però portare alcuna prova dei “consigli” per cui è stato pagato dal Barcellona

Caso Barcellona, Negreira non è stato in grado di provare i servizi forniti al club
Db Barcellona 12/10/2022 - Champions League / Barcellona-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gavi-Nicolo’ Barella

Come denunciato quest’oggi da Cadena Ser il Barcellona è nei guai a seguito di un’indagine della Procura che ha evidenziato che il club ha pagato 1,4 milioni di euro in tre anni al vicepresidente del Comitato tecnico degli arbitri della Federcalcio spagnola, Negreira.

Come logico il cub spagnoli si è difeso affermando che è una pratica consolidata quella di richiedere delle consulenze esterne per consigliare ai calciatori i comportamenti migliori. Il presidente Laporta ha sottolineato che «Non è un caso che informazioni di questo tipo escano quando il Barcellona sta bene, non è un caso» .

Le Pairsien sottolinea un passaggio importante della questione.

Tutto è iniziato dopo un’ispezione per irregolarità nelle tasse di José María Enríquez Negreira tra il 2016 e il 2018. Negreira è stato accusato di non aver fornito “nessun documento che dimostri di aver fornito un servizio al FC Barcelona” mentre occupava la sua posizione nella commissione degli arbitri.

Negreira dunque si è difeso spiegando a Cadena SER che non aveva mai preso soldi per favorire il Barcellona per fornirgli dei consigli verbali riguardo al modo in cui i suoi giocatori dovevano comportarsi davanti a ciascun arbitro.  “Tutto era neutrale”, si è difeso davanti all’Agenzia delle imposte.

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