Buffon si veste da Superman e blinda la porta fino al pareggio di Lautaro con deviazione. Riflessi felini su Dzeko a quasi 45 anni e l’unico errore sul gol di Acerbi

Gigi Buffon ieri sera, in Inter – Parma, ottavi di Coppa Italia, ha mostrato tutto il suo repertorio. Prodezze a quasi 45 anni di un campione mondiale.
Ingiusti i cori dei tifosi dell’Inter che dalle curve intonavano:
«Buffon uomo di m****!»
O ancora i riferimenti alle sue scommesse: «Buffon dacci le quote!»
Ma da grande professionista e veterano del mondo del calcio, il buon vecchio Gigi ha tirato fuori dal cilindro una prestazione super che ha aiutato i suoi ad accarezzare l’impresa a San Siro. Zero pressione, un po’ d’emozione, com’è normale che sia al ritorno alla Scala del calcio che però non lo ha fatto sfigurare.
Anzi. Se nel recupero è stato mantenuto il pari, il merito è soprattutto suo. Ne è la prova la parata su Dzeko.
Buffon turns 45 in a few weeks… the GOAT pic.twitter.com/qTXhvNjnth
— Italy Propaganda 🇮🇹⚽️ (@ItalyProp) January 10, 2023
45 anni il prossimo 28 gennaio, la personalità non gli è certo mai mancata ma a giudicare dalla reattività, dall’attenzione, dalla velocità ad andare giù sembra più in forma di molti suoi colleghi che militano in A.
Il giorno dopo è un tripudio di complimenti ed elogi. Sky esalta la prodezza su Dezko:
“Gigi Buffon, autore nel recupero dei 90 regolamentari di una prodezza su Edin Dzeko quando il risultato era di 1-1. Una parata di riflesso, in controtempo, sul tiro del bosniaco a botta sicura.”
La pagella della Gazzetta delude, solo 6.5 ma “la parata su Dzeko la fanno in pochi, anche tra i ventenni.”
Il Corriere dello Sport:
“Da segnalare anche la prestazione di Buffon, protagonista con numerose parate (tra cui un miracolo su Dzeko nel finale del secondo tempo) all’età di 44 anni.”
L’unico errore, forse, è quello sul gol di Acerbi che vale la qualificazione interista. Buffon respinge male e centrale il cross di Di Marco e il pallone finisce sulla testa di Acerbi che di testa e lontano dalla porta imprime una strana traiettoria al pallone che si insacca alle spalle del quasi 45enne.