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Liverpool è diversa, la Kop contro il governo che vuole impedire il diritto di sciopero

La celebre curva scende in campo contro il governo conservatore e conferma che essere tifosi del Liverpool è un concetto che va oltre il calcio

Liverpool è diversa, la Kop contro il governo che vuole impedire il diritto di sciopero
Mg Madrid (Spagna) 01/06/2019 - finale Champions League / Tottenham-Liverpool / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: tifosi Liverpool

A LIVERPOOL SONO DIVERSI NON SOLO A PAROLE

Che Liverpool come città sia storicamente diversa dal resto dell’Inghilterra, vuoi per i cantieri navali, vuoi per un accento incomprensibile ai più, non ci piove. Non dimentichiamo però che lo sono anche i suoi tifosi. Quelli del Liverpool in particolare si sono distinti ancora una volta durante la gara contro il Chelsea per aver preso posizione contro un provvedimento liberticida che l’attuale governo conservatore sta cercando di far passare.

La Kop ci ricorda ancora una volta che il calcio non è nulla se perde le radici nelle comunità a cui appartiene, e d’altra parte il gruppo ultras principale “Spirit of Shankly” ha come fine ultimo il passaggio del club ai tifosi stessi. Ma di cosa stiamo parlando? Nell’ultimo periodo gli scioperi degli infermieri e dei guidatori delle ambulanze sono saliti all’onore della cronaca recente, dopo che anni di tagli e privatizzazione della sanità pubblica britannica hanno compresso salari e turni di lavoro.

La nuova legge prevederebbe in sei settori – tra cui trasporti, scuole e ospedali – la garanzia di un “livello minimo di servizio” (che di per sé ci potrebbe pure stare) in cui una serie di lavoratori personalmente nominati dall’azienda sarebbero obbligati a presentarsi sempre e comunque, anche nei giorni di sciopero, pena il licenziamento. Provvedimento che potrebbe essere ovviamente usato per impedire a specifiche persone di essere politicamente attive. La risposta dei sindacati non si è fatta attendere con un secco rifiuto, ma nemmeno quella della Kop, che lo scorso weekend ha esposto uno striscione con scritto “protect the right to strike” (proteggiamo il diritto di sciopero) e “support the strikes”.

Insomma, persino con la squadra a metà classifica i fan del Liverpool sembrano avere ben chiaro quali siano le priorità dentro e fuori dallo stadio. Lo stesso Jurgen Klopp non ha mai fatto mistero di essere dalla parte dei sindacati e ha espresso il suo punto di vista più volte durante le conferenze stampa, notoriamente la scorsa estate durante lo sciopero dei guidatori di autobus del Merseyside. Come in Italia, gli aumenti del costo della vita hanno colpito duramente le classi meno abbienti durante gli ultimi tre anni, ma al contrario del nostro paese, nel Regno Unito c’è ancora un dibattito vivo sul mondo del lavoro.

La partecipazione dei tifosi del Liverpool è importante a livello locale, ma anche molto più in là, visto che i Reds hanno tifosi in tutto il mondo e un seguito mediatico importante anche al di fuori di chi li supporta. Non si tratta necessariamente di essere di destra o di sinistra, o tifosi del Liverpool piuttosto che di un’altra squadra, ma di riuscire a mantenere alcuni diritti inalienabili come appunto quello di scioperare quando le condizioni di lavoro sono inadatte al corretto svolgimento dello stesso.

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