Il richiamo di Spalletti a non credere ai complotti è rivolto a Napoli, più che al Napoli (Libero)

Il tecnico non si nasconde di fronte alla parola scudetto e invita i tifosi ad essere più forti di tutto: scetticismo, pregiudizi e paure

seedorf spalletti

As Roma 03/09/2022 - campionato di calcio serie A / Lazio-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

In conferenza stampa, alla vigilia di Inter-Napoli, l’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, ha allontanato l’idea di un complotto contro la sua squadra, per eliminarla dalla corsa allo scudetto nella quale è lanciatissima. Ha anzi sottolineato che quella che si presenta nella seconda parte di campionato è una sfida che coinvolge non solo il gruppo che allena, ma anche l’intera città. Ha detto che il Napoli deve essere più forte di tutto, anche degli scetticismi casalinghi e dei pregiudizi. Bisogna giocare liberi da dubbi e paure. Su Libero, Claudio Savelli scrive che quello di Spalletti è un richiamo alla città di Napoli, più che al Napoli.

“Se Inzaghi crede nella rimonta, Spalletti non si nasconde di fronte alla parola “scudetto”, che in caso di successo al Meazza (tutto esaurito) diventerebbe un obiettivo più che un sogno. «Ci giochiamo un grande campionato. Sarà una sfida di squadra ma anche di una intera città. Non crediamo nei complotti. Dobbiamo essere più forti di tutto: scetticismo, pregiudizio, paure». È un richiamo a Napoli, più che al Napoli. Inzaghi, invece, sottolinea «la voglia di accorciare sulla miglior squadra d’Europa». I mister si preoccupano delle rispettive difese ma non sono affatto sulla difensiva”.

Queste le parole di Spalletti nella conferenza stampa di ieri:

«Non pensiamo a nessun complotto, ma se in tanti tirate fuori questo discorso vuol dire che il sistema è migliorabile. La nostra prima qualità deve essere la credibilità, perciò bisogna lavorare con estrema attenzione, da parte di tutti noi addetti ai lavori, bisogna essere bravi a badare a tutti i nostri comportamenti per non alimentare questi dubbi. Noi dobbiamo fare allo stesso modo. Usare l’amore di Napoli per questo sport, la nostra voglia di dare felicità alle persone che ci vogliono bene e giocare delle belle partite, niente altro. La cosa fondamentale è comportarsi in maniera corretta, tutti noi, scritto, parlato, usato».

E ancora:

«Siamo entrati in una fase eccitante e godibile del nostro lavoro, essere dentro il percorso di un grande campionato a giocarsela con le altre, non è solo la grande sfida della squadra, ma di una città intera. Solo le grandi sfide consegnano a chi le affronta in maniera corretta una grandezza. Si diventa grandi se si affrontano bene le grandi sfide, se si vanno a giocare tutte le qualità che abbiamo nelle grandi sfide. Dobbiamo essere più forti di tutto. C’è stato scetticismo, pregiudizi, anche delle paure di chi ci vuole bene, in queste settimane, dobbiamo andare a giocare questa partita liberi da tutti, anche dai nostri dubbi su come sono tornati i giocatori e di che condizione hanno. Dobbiamo essere bravi a farlo, questo ci aiuterà sicuramente a metterci qualcosa in più, sapendo che lo stiamo facendo per l’orgoglio e la felicità della nostra città intera. Per quello che ho visto, i calciatori negli ultimi allenamenti sono già dentro la grande sfida».

Correlate