Il successo a sorpresa del Marocco si spiega con i tifosi festanti, il talento dei giocatori, la loro passione, ma soprattutto con una difesa insormontabile.
Come si spiega il successo a sorpresa del Marocco al Mondiale in Qatar? Con i loro tifosi, che appoggiano la squadra sempre e dovunque, con il talento dei giocatori, con la loro passione. Certo, tutte cose giuste. Ma quello che aiuta il Marocco a vincere e che lo ha portato al traguardo storico della semifinale di Coppa del Mondo, è un costrutto difensivo quasi insormontabile. Lo scrive la Sueddeutsche.
“Il successo dei marocchini nel diventare la prima squadra africana della storia a raggiungere una semifinale di Coppa del mondo può essere spiegato chiamando in causa molti fattori. I tifosi rumorosi hanno sicuramente un ruolo. L’atteggiamento dei giocatori, sempre pronti ad andare oltre i loro limiti, come pure il loro talento, sono fondamentali. Ma la chiave è probabilmente l’allenatore Regragui, che ha costruito un costrutto difensivo quasi insormontabile per vincere contro Spagna e Portogallo”.
Il Marocco addestra i suoi calciatori a difendere così. Mohammed VI ha costruito un’accademia, l'”Academie Mohammed VI de Football”, un centro per giovani talenti.
“È un simbolo dell’Accademizzazione del calcio in tutto il mondo, che da un punto di vista sportivo modella questa coppa del mondo come forse nessun’altra prima. Un centro moderno per la formazione e l’insegnamento, una cosa eccellente per il calcio marocchino. Tre giocatori della squadra sono tra i diplomati”.
Gli altri giocatori del Marocco sono stati addestrati soprattutto in Europa. Ecco come si spiega il calcio che si vede in questo Mondiale.
La partita dei quarti di finale tra Inghilterra e Francia è stata probabilmente la partita più attraente del torneo fino ad oggi, scrive la Sueddeutsche, grazie alla classe e al ritmo dei giocatori offensivi. Ma la strada per il successo è una buona difesa.
Marca oggi scriveva del Marocco:
Finalmente vediamo una Nazionale che ci rinfresca i concetti tattici del passato. Altri non sono stati in grado di farlo, anche peccando di modernità. Il Marocco ha scritto un manuale su come difendersi a zona, su come ogni giocatore protegge il proprio settore inseguendo il rivale fino a farlo desistere. Il Marocco ci ha riportato alle radici di un calcio conservatore che, al minimo errore del Portogallo, lanciava fulminanti contropiedi, pur senza mirare”.