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Lotito da anni fa la guerra ad Abodi, alla Figc appoggiò Tavecchio contro di lui (Repubblica)

Il conflitto tra il presidente della Lazio e il ministro che ieri ha bocciato gli emendamenti lotitiani sulla questione tasse

Lotito da anni fa la guerra ad Abodi, alla Figc appoggiò Tavecchio contro di lui (Repubblica)
Mg Parigi (Francia) 28/06/2016 - Euro 2016 / Italia-Spagna / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Carlo Tavecchio-Claudio Lotito

Abodi e Lotito, un conflitto che parte da lontano. Repubblica ne scrive sia sull’edizione cartacea sia on line.

«Ho già espresso in Commissione Cultura la mia posizione e la confermo sinteticamente: siamo contrari» ha tagliato corto Abodi riferendosi al cosiddetto “emendamento Lotito”, proposto (ma non firmato) dal presidente della Lazio e senatore di Forza Italia, che non ha trovato il favore del governo e del numero uno dello sport.

Quattro anni fa Abodi si candidò alla presidenza della Figc contro Tavecchio che fu rieletto grazie al sostegno rinnovato di Lotito. Fra ministro e senatore i rapporti non sono proprio idilliaci. «Riteniamo che il sistema sportivo – è stata la spiegazione del ministro dello Sport, condivisa anche da Matteo Renzi e dal Terzo Polo -, e all’interno del settore sportivo quello calcistico, e all’interno di quello calcistico il massimo livello professionistico, possano e debbano trovare soddisfazione delle loro esigenze all’interno del corpo normativo e con parità di trattamento e condizione rispetto al sistema delle imprese».

Sempre su Repubblica, on line, Fulvio Bianchi scrive:

Il ministro dello sport Andrea Abodi ha dimostrato coraggio e fermezza. Anche contro un vecchio nemico, Claudio Lotito, che in tanti anni gli ha fatto la guerra (in Lega, in Figc…) e aveva presentato un emendamento sulle tasse che non era piaciuto né ad Abodi, né al governo.

Ieri Abodi ha detto, tra le altre cose:

“Questa domanda (sul cosiddetto emendamento Lotito, ndr) mi consente definitivamente di chiarire la posizione, confermata anche dal parere negativo all’emendamento depositato oggi. Non vorrei sembrare inopportuno e irrispettoso, ma la risposta sintetica è che siamo contrari”. 

“Anche nel rispetto di un concetto dell’equa competizione: ci sono situazioni virtuose, che pagano in maniera puntuale e magari fanno un acquisto di un giocatore in meno e altre che hanno paradigmi gestionali diversi, dobbiamo garantire rispetto principio e valori. Non posso che confermare la decisione che è presa e formalizzata, che cercherò di difendere a qualsiasi costo. Il Governo ha una posizione unitaria e non equivocabile”.

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