Erik ten Hag ha detto al club di essere frustrato per il mancato ingaggio di Gakpo. Lo United gli ha promesso di cercare un 9 in prestito
Secondo quanto scrive il Daily Mail, il Manchester United vorrebbe Alvaro Morata per sostituire Cristiano Ronaldo. Ten Hag avrebbe voluto Gakpo, ma l’ha preso il Liverpool. Il tecnico sarebbe deluso perché il club non ci ha nemmeno provato. Lo United gli ha promesso di cercare un 9 in prestito. L’idea è di prendere Morata, appunto. Il Daily Mail scrive:
“Alvaro Morata è un’opzione per il Manchester United per sostituire Cristiano Ronaldo”.
“Erik ten Hag ha detto ai capi dello United che è infastidito dal fatto che il club non possa permettersi di firmare Gakpo, che ha accettato di firmare per il Liverpool con un contratto da 44 milioni di sterline. Mentre lo United ha quasi escluso di firmare l’ex stella del West Ham Mark Arnautovic, è entusiasta dell’attaccante dell’Atletico Madrid Morata, a condizione che gli spagnoli siano disposti ad ascoltare le offerte di prestito”.
Morata ha trascorso due stagioni al Chelsea, dove però non è esploso, poi è andato in prestito all’Atletico Madrid nel 2019, prima di trasferirsi definitivamente nel club un anno dopo. Morata ha poi trascorso due stagioni in prestito alla Juventus, segnando 32 gol in 92 presenze con i bianconeri, prima di tornare all’Atletico. In questa stagione il nazionale spagnolo ha segnato cinque gol in 20 partite con il club, tutti arrivati nella Liga. L’attaccante ha segnato tre gol in quattro partite con la Spagna durante la Coppa del Mondo in Qatar prima dell’eliminazione della Spagna contro il Marocco negli ottavi di finale.
In una recente intervista a El Pais, Morata ha raccontato come ha subito le critiche che gli sono state rivolte in Spagna e quanto è esigente con se stesso.
«Può accadere di nuovo. Se non a tutti piacciono Cristiano o Messi, figuriamoci io che non raggiungo nemmeno le suole delle loro scarpe. Molte persone pensano che io abbia sofferto delle critiche ma non è vero. Sono duro mentalmente, ma ho sbagliato molte volte a giudicarmi e a fare pressione su me stesso. Questo è l’errore: non sono mai stato in depressione, ho avuto momenti molto difficili, ma ho sempre trovato la forza dentro di me per andare avanti. Nei club, più che in nazionale, mi è capitato di essere così esigente con me stesso che non mi divertivo più e non davo valore alle cose, ma in questo sono migliorato molto negli ultimi anni».