L’attore americano, al centro dello stadio Al Bayt, ha dialogato brevemente con un attore giovanissimo, disabile, con il pubblico che ha ascoltato in silenzio
Parte con Qatar-Ecuador il primo Mondiale nel deserto, il primo d’inverno, quello più controverso, dilaniato dalle polemiche e dalle accuse di corruzione, in un Qatar che ha costruito i suoi stadi ricostruendo al tempo stesso tutte le strutture del paese a tempo di record. Ma a prezzo di un lavoro ai limiti dello schiavismo, sottopagato, senza diritti per i lavoratori immigrati che sono 3 volte più numerosi dei qatarini. E senza aperture ai diritti umani e civili della popolazione. Alla vigilia, il capo del calcio mondiale, il presidente della Fifa, Gianni Infantino, ha proclamato di sentirsi oggi “arabo, gay e migrante”.
Un grande applauso per la “sorpresa” della cerimonia di apertura di Qatar 2022, l’attore americano Morgan Freeman al centro dello stadio Al Bayt, per l’apertura dei Mondiali creata dall’italiano Marco Balich. Freeman ha dialogato brevemente con un attore giovanissimo, disabile, con il pubblico che ha ascoltato in silenzio e centinaia di piccole luci accese sulle tribune.
Sono poi cominciati i canti e le coreografie che Balich ha voluto per rappresentare la “linea” ininterrotta che unisce tutti gli essere umani e – nel caso del Qatar – il suo passato e le sue tradizioni, con il presente. Sono poi entrati in scena gli sbandieratori della Federazione italiana, con le bandiere di tutte le 32 squadre partecipanti. Ognuna viene evocata da un canto o da un coro dei personaggi in scena e gruppi di tifosi della squadra chiamata in causa salutano esultando sulle tribune.