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Marino: «Abbiamo costretto il Napoli a buttare la palla in tribuna per portare a casa la vittoria»

Il dt dell’Udinese a Tuttosport: «Il Napoli è favorito per lo scudetto, ma non è finita. Al Mondiale tifo Argentina: in Messico ’86 ero negli spogliatoi con Diego e Carmando» 

Marino: «Abbiamo costretto il Napoli a buttare la palla in tribuna per portare a casa la vittoria»

Su Tuttosport, un’intervista al direttore tecnico dell’Udinese, Pierpaolo Marino. Racconta l’emozione provata vedendo esordire in Nazionale Simone Pafundi a soli 16 anni.

«Una sensazione bellissima, estremamente coinvolgente. Io però non ho meriti, perché è arrivato all’Udinese prima di me. Lui è di famiglia campana ma i genitori erano venuti in Friuli per lavoro, dunque era sul territorio: le sue qualità si notavano già a otto anni, bravo il nostro settore giovanile a coinvolgerlo».

Marino lo paragona a Roberto Baggio.

«A me ricorda molto Roberto Baggio. Ha il passo, le caratteristiche tecniche di Roberto a quell’età».

E lo descrive come un ragazzo semplice, intelligente ed educatissimo, per il quale già c’è la fila.

«A dire la verità finora hanno tentato in molti di portarlo via, più che di contattare noi. Genitori e agente però sono stati correttissimi e ci hanno concesso di fare il primo contratto professionistico. In questo calcio bisogna fare i conti con tanti fattori, ma il rapporto con la famiglia, l’agente e il giocatore è ottimo: c’è gratitudine da parte loro e Simone ha visto che quella di rimanere è stata una scelta premiata».

Prima della sosta per il Mondiale, in campionato l’Udinese ha affrontato il Napoli di Luciano Spalletti. Marino parla dell’impressione che gli ha fatto vedere la squadra partenopea dal vivo.

«Ancora più entusiasmante di quella che mi aveva fatto in televisione. Sono veramente entusiasta del fatto che siamo quasi riusciti a costringerli a buttare la palla in tribuna negli ultimi minuti per portare a casa la vittoria».

Il campionato non è ancora chiuso, anche se il Napoli resta favorito.

«Ho sempre paragonato questa stagione al campionato argentino di Apertura e Clausura. Il Napoli avrebbe meritatamente vinto lo Scudetto di Apertura, ma credo che da gennaio, con le Coppe, il mercato e il filo logico di queste 15 partite che è evaporato, cominci un nuovo campionato e che possa portare sorprese. Anche se il Napoli resta favorito».

Uno dei primi scogli, per l’Udinese, alla ripresa, sarà la Juventus, che intanto avrà recuperato Pogba, Chiesa, Di Maria e Paredes. Marino non è preoccupato.

«In questo meccanismo che funziona così bene da 5-6 partite c’è bisogno di giocatori che si inseriscano subito al massimo, altrimenti escluderebbero altri che stanno facendo bene. E recuperare al massimo dopo infortuni così lunghi non è semplice».

Chi vincerà il Mondiale?

«Dico Argentina e lo dico con la bandiera in mano. E’ guidata da un mio ex giocatore come Scaloni e ci sono due ex Udinese come De Paul e Molina. E’ sempre stata la squadra per cui ho fatto il tifo dopo l’Italia: nell’86 in Messico dopo la vittoria in finale ero negli spogliatoi con Diego e Carmando, il massaggiatore del Napoli».

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