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Lloris: «Come Nazionale faremo qualcosa in difesa dei diritti umani in Qatar»

In conferenza stampa: «Sarete informati a tempo debito, questione di giorni o ore. Ne stiamo discutendo. Non possiamo rimanere insensibili al tema».

Lloris: «Come Nazionale faremo qualcosa in difesa dei diritti umani in Qatar»
2022 archivio Image Sport / Calcio / Tottenham / Hugo Lloris / foto Imago/Image Sport ONLY ITALY

Il capitano della Nazionale francese, Hugo Lloris, ha annunciato in conferenza stampa che nei prossimi giorni o nelle prossime ore, la squadra prenderà dei provvedimenti sul tema dei diritti umani in Qatar. Ha dichiarato che la stampa sarà informata appena le idee saranno più chiare, ma di averne già parlato con i compagni e che nessuno è disposto a tacere sul tema della violazione dei diritti umani. Lloris ha, insomma, ipotizzato un’azione congiunta della Nazionale sull’argomento.

«Qualcosa si farà, qualcosa sarà messo in atto. Voi giornalisti sarete informati a tempo debito, a breve. Non possiamo rimanere insensibili a questi argomenti. Sarà fatto in pochi giorni, o ore, vedremo».

Quando è stato chiesto a Lloris se ci si aspetta troppo dai giocatori, lui ha risposto:

«Sì. Il calcio ha un posto abbastanza importante nella società e ai giocatori viene chiesto sempre di più. Ma credo che quello che ci viene chiesto soprattutto sia di fare bene in campo. Penso noi dobbiamo concentrarci sul gioco, questa è la cosa più importante. Abbiamo questa responsabilità di rappresentare il nostro Paese sportivamente. Poi, fuori, ognuno è libero di difendere le proprie opinioni».

Lloris ha proseguito: 

«Per quanto riguarda la squadra francese, a pochi giorni da una scadenza così importante, visto che l’occasione si presenta ogni quattro anni, non vogliamo farla scappare. Ma ancora una volta, questi sono argomenti sui quali non possiamo rimanere insensibili. E io e alcuni dei miei compagni stiamo parlando di questo tipo di argomenti da un po’ di tempo».

A proposito di indossare una coloratissima fascia da capitano, Lloris ha detto:

«Prima di farlo serve l’accordo della FIFA, l’accordo della Federazione. Poi, sull’argomento, ovviamente, ho la mia opinione personale. E si unisce un po’ a quello del presidente Noël Le Graët. Quando siamo in Francia, quando accogliamo gli stranieri, spesso vogliamo che rispettino le nostre regole, rispettino la nostra cultura, e io farò lo stesso quando andrò in Qatar, semplicemente. Poi posso essere d’accordo o meno con le loro idee, ma devo mostrare rispetto per questo».

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