Bocchetti: «Mi sembra una follia non dare rigore»

A Dazn: «A me non piace parlare degli arbitri, ma quando ci sono una serie di episodi come stasera c'è da rimanere basiti. Ci stanno danneggiando»

In Italia si diventa allenatori Bocchetti

Db Verona 16/10/2022 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Salvatore Bocchetti

L’allenatore del Verona Salvatore Bocchetti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo il match casalingo perso per 0-1 contro la Juventus.

Ha una sensazione di miglioramento nonostante le nove sconfitte?
Bocchetti: “Io continuo a crederci, i ragazzi oggi hanno dato l’anima e messo in difficoltà una delle squadre più forti d’Italia. Ce la metteremo tutta fino alla fine”.

Quanto pesa sul morale l’episodio sul primo rigore?
“A me non piace parlare degli arbitri, ma quando ci sono una serie di episodi come col Monza e stasera c’è da rimanere basiti. Ci stanno danneggiando, mi sembra chiaro. Col braccio così aperto mi sembra una follia non dare rigore”.

Deve ripartire dall’atteggiamento mostrato da chi ha avuto poco spazio?
“Assolutamente. Chi ha giocato meno ha dato un contributo importante. I giovani hanno dato tutto e metteranno ancora più in difficoltà l’allenatore”.

La squadre mette tutto in campo e raccoglie poco.
“Bisognerà essere forti mentalmente e recuperare tutte le energie possibili per domenica, per uno scontro importante per noi. Ci giochiamo un bel mezzo di salvezza”.

Preoccupato perché gli attaccanti non segnano da fine agosto?
“Non sono preoccupato. Continuiamo lavorare, poi chi fa gol cambia poco. L’importante è farli”.

Questa la spiegazione di Marelli a Dazn dell’episodio contestato.

«Il braccio è larghissimo però qui c’è un il caso inatteso del pallone inaspettato, cioè  calciato da pochi metri da un giocatore del Verona. Nel regolamento c’è una parte specifica su questo argomento. Nel regolamento c’è proprio una parte su questa fattispecie quando il pallone viene calciato da un attaccante o da un difendente, direttamente su un calciatore, o sul braccio di un giocatore che è in posizione congrua e sta facendo il movimento di poggiarsi a terra, per cui non è punibile». 

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