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Spalletti: «Mourinho è super, un tremendissimo. Quando mi saluta lo fa come se fossi un amico» 

In conferenza: «Ogni volta che torno a Roma i pensieri belli hanno sempre il sopravvento su quelli brutti. Tornare a Roma mi crea sempre molti sorrisi».

Spalletti: «Mourinho è super, un tremendissimo. Quando mi saluta lo fa come se fossi un amico» 

Ha parlato anche di Mourinho e del suo ritorno a Roma da avversario, l’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, nella conferenza stampa della vigilia di Roma-Napoli. Ha definito Mourinho un super allenatore, uno di quelli tremendissimi.

«Mourinho è uno di quelli super, perciò è sempre l’aumentare le nostre capacità, rafforzare quello che sappiamo fare. Non so se loro penseranno a quello che sa fare il Napoli, ma se pensassero così è lo stesso che dobbiamo pensare noi, noi dobbiamo pensare a quello che sa fare il Napoli non a quello che la Roma pensa del Napoli o a quello che sa fare la Roma, dobbiamo basarci sulle nostre qualità e sulla nostra forza, poi è chiaro che lui è uno di quelli tremendissimi, ma conta sempre quello che sa fare la squadra in campo».

«Mourinho è uno di quelli super, è chiaro che lui è uno di quelli tremendissimi, ma conta sempre quello che sa fare la squadra in campo».

Spalletti ha definito Mourinho un amico. Ha detto che è questa la sensazione che prova quando ci si incontra in campo, prima delle partite, e ci si abbraccia.

«Difficile per me non apprezzare il lavoro dei miei colleghi. Le partite le guardo tutte, riesco a prendere qualcosa dallo scorrimento di partite di Serie B e C e ancora di più da squadre come quelle che ha allenato Mourinho o Liverpool, City, Arsenal. Queste squadre hanno genialità in panchina e in campo e vengono fuori cose che possono creare l’attrazione di tanti allenatori, lui per me è stato uno di questi. Mi sembra di aver percepito che quando viene a salutarmi lo fa come a un amico e io faccio altrettanto. Poi ci può stare che quando la squadra avversaria è brava a fare cose che senza snaturare il tuo comportamento ti porta a modificare qualcosa in squadra. Noi abbiamo come loro anche partite infrasettimanali, per cui farò delle scelte, come sempre, anche quando dite che faccio turnover, le scelte sono sempre per vincere la partita, sia questa che in quella successiva in cui si cambia qualcosa. Diciamo che il 90% si sta attenti a mettere forza sulle nostre qualità e poi la piccola attenzione a ciò che sanno fare gli altri va data».

«Mi sembra di aver percepito che quando viene a salutarmi lo fa come a un amico e io faccio altrettanto».

Spalletti ha anche raccontato cosa significhi per lui tornare a Roma da avversario. Ha detto che ogni volta che torna i ricordi belli prevalgono su quelli brutti. E che al di là di come lo accoglierà il pubblico dello stadio Olimpico, per lui, ogni volta, è una gioia ritrovare gli amici che conserva nella Capitale.

«Ogni volta che torno a Roma i pensieri belli hanno sempre il sopravvento su quelli brutti. Conosco moltissime persone a Roma che sento spessissimo, come abbiamo fatto questa settimana, sono dialoghi molto cordiali. Tornare a Roma mi crea sempre molti sorrisi. Tutti quelli che incontro mi sorridono, perciò sono contento e felice di tornarci. Quello che sarà nello stadio non lo so ma per me rimane quest’idea e il mio contatto con tutti quelli che conosco a Roma».

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