«Kvara dice di aver subito anche qualche comportamento che non si fa, forse deve ancora entrare in confidenza con i nostro modo di comportarsi in campo»
Il rigore al Napoli. Alvini lo definisce un mezzo rigore. Luciano Spalletti in conferenza risponde così al tecnico della Cremonese . Gli fanno una domanda e l’allenatore del Napoli risponde così:
«Per me è rigore, se si vuole andare a fare il giochino, vi faccio vedere lo stinco di Mario Rui per l’entrata. Il rigore è rigore e a Kvara hanno messo le mani addosso per tutta la partita, lui dice anche di aver subito qualche comportamento che non si fa, forse perché deve ancora entrare in confidenza con il nostro calcio e il nostro modo di comportarsi in campo. Poi la partita è scorsa su dei binari corretti, ma all’inizio c’erano continue perdite di tempo, situazioni che il calcio moderno ha superato. Ad Alvini auguro tutto il meglio, lo aspetto a Napoli che gli faccio anche un regalo».
Differenza rispetto allo scorso anno
«Vedo che delle cose ci riescono differentemente, delle vittorie, delle giocate, il modo di stare in campo è maturato confronto all’anno scorso. Poi abbiamo giocato sui campi difficilissimi, non è scontato portarle a casa tutte le partite. Dobbiamo forzatamente andare a migliorare su quelle cose che sono facili da riconoscere. A volte ti alzi al mattino ed hai il viso adatto per affrontare la giornata, a volte non ce l’hai e allora ti trucchi un po’ e riesci ad andare ad affrontare la giornata».
A Dazn aveva detto:
Non si gioca in 12 ma sono tutti partecipi
«Questa è la loro qualità, la loro disponibilità. La caratteristica del calciatore disposto a fare bene i minuti che ha senza pensare cosa avrebbe fatto in quelli che non ha avuto. Forse con i ragazzi più giovani è più facile»
C’è più cattiveria
«Io ho la sensazione di una squadra che non abbassa mai le sue motivazioni. Una squadra che anche se non a bene oggi o la prossima volta, l’intenzione è sempre la stessa e si continua all’infinito».