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Pjanic: «Gli allenamenti con Koeman erano senza intensità e senza idee, non si preparavano le partite»

A Ser Catalunya: «Con Xavi si è vista la differenza, gli allenamenti erano molto intensi, come alla Juventus dove abbiamo vinto tutto»

Pjanic: «Gli allenamenti con Koeman erano senza intensità e senza idee, non si preparavano le partite»
Barcellona (Spagna) 08/12/2020 - Champions League / Barcellona-Juventus / Image Sport nella foto: Miralem Pjanic

Miralem Pjanic, ex giocatore del Barcellona oggi allo Sharjah, negli Emirati Arabi Uniti, ha rilasciato un’intervista al programma Què T`hi Jugues de SER Catalunya in cui ha parlato delle differenze tra i metodi di allenamento utilizzati al Barcellona da Koeman e quelli di Xavi.

“Sono rimasto molto sorpreso quando ho visto gli allenamenti con Koeman. Erano senza intensità, senza tattiche, senza idee, le partite non erano preparate”.

L’arrivo di Xavi ha cambiato tutto.

“Con lui ho assistito a una preparazione buona, molto buona, come era alla Juventus, dove abbiamo vinto tutto. Gli allenamenti erano molto intensi e l’allenatore e il suo staff sono stati molto chiari con noi: “Quest’anno corre , si allenerà molto”. Anche chi non giocava aveva un allenamento molto intenso. Si lavorava molto bene”.

Pjanic ricorda con dolore il periodo al Barcellona.

“Il grande dolore che provo è che non ho fatto quello che volevo fare al Barça. Ho passato dei brutti momenti con Koeman e questo è stato il motivo per cui sono andato al Besiktas. Quando arrivi in ​​un club come il Barça, devi farti vedere. E non ho mai avuto quattro o cinque partite per dimostrare che potevo contare sulla sua fiducia. Al contrario, con Xavi e lo staff il rapporto è stato fenomenale. Appena ha iniziato ad allenarci, si sono viste altre luci. E si è visto vedi che la squadra era un’altra cosa”.

Pjanic ha ammesso di essere andato allo Sharjah per lo stesso motivo per cui è andato al Besiktas:

“Xavi voleva che restassi, è stato onesto con me e ho un rapporto straordinario con lui. Ma nelle prime quattro partite non ho avuto minuti di gioco e dovevo essere realistico. Quando il primo anno mi succede quello che è successo a me e il secondo vai al Besiktas devi essere realistico. In preseason ho dimostrato di avere le qualità per giocare con il Barça ed era importante per me dimostrare a me stesso che potevo convincere Xavi. È stata una soddisfazione. Sapevo di poter dare qualcosa al Barça in questa stagione, ma per me è stato molto difficile non essere negli undici, sentivo che sarebbe stato complicato e che mi mancavano gli spazi per giocare”.

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