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La Lazio del campionato è un’altra squadra rispetto all’Europa

Ne scrive il Corsport dopo il 4-0 in casa della Fiorentina. «Sarri l’ha ricostruita e l’ha portata in zona scudetto. Ora sì che è una sua creatura»

La Lazio del campionato è un’altra squadra rispetto all’Europa
Mp Firenze 10/10/2022 - campionato di calcio serie A / Fiorentina-Lazio / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: esultanza gol Luis Alberto

C’è anche la Lazio di Sarri per lo scudetto. Ieri sera ha vinto 4-0 sul campo della Fiorentina. È il terzo 4-0 consecutivo in Serie A dopo Cremonese e Spezia: è la prima volta che accade in Serie A. È terza in classifica a 20 punti (il Napoli è a 23) insieme con Udinese e Milan, un punto di vantaggio sulla Roma e cinque sull’Inter che è settima. La Juventus è ancora più giù. La Lazio ha la miglior difesa del campionato (5 reti subite al pari dell’Atalanta) e il secondo miglior attacco con 21, solo il Napoli ha fatto meglio con 22.

Il Corriere dello Sport scrive:

La quarta vittoria consecutiva (la terza per 4-0) certifica l’ingresso della Lazio in zona scudetto, sostenuta dai suoi giocolieri (Milinkovic, Luis Alberto e Zaccagni), da un portiere sorprendente (Provedel) e da un attaccante (Immobile) che da anni non ha più rivali nel calcio italiano: al Franchi è arrivato a quota 188 gol (in 300 partite), accanto a Gilardino, Del Piero e Signori nella top ten. Il poker di Firenze, conquistato non solo con la qualità ma anche con tanta forza d’animo e qualche colpo di fortuna, certifica anche che la squadra è totalmente concentrata sul campionato, tanta è la differenza di rendimento tra la serie A e l’Europa League. Sarri l’ha ricostruita in estate, l’ha addestrata con molta pazienza e l’ha finalmente resa una sua creatura, che va considerata ancora un cantiere aperto.

Ieri Sarri ha detto:

«Siamo maratoneti, abbiamo fatto solo 3 chilometri, ne restano 39».

«Vecino oggi era una necessità davanti alla difesa, Cataldi non ce l’ha fatta. Marcos non gioca 90 minuti da gennaio. Avevo parlato sia con Vecino sia con Luis Alberto. Avevo detto che dopo 60 minuti uno dei due avrebbe fatto il play».

«Nel primo tempo abbiamo fatto un po’ di confusione nelle uscite, con la Fiorentina non è sempre semplice uscire puliti. Milinkovic doveva stare più basso. Potevamo alzare di più con Vecino».

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