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Chiellini: «Lobotka? Molti suoi compagni non si capacitavano del fatto che non giocasse»

A Sky. «Me lo dicevano già in passato, ora vediamo le sue qualità. Ho visto centinaia di calciatori, ma tre o quattro come Raspadori. Faccio il tifo per lui, ero certo che avrebbe lasciato il segno»

Chiellini: «Lobotka? Molti suoi compagni non si capacitavano del fatto che non giocasse»
Mg Milano 06/10/2021 - Uefa Nations League / Italia-Spagna / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Giorgio Chiellini

Ai microfoni di Sky Sport, Giorgio Chiellini ha avuto parole d’elogio per il Napoli.

«Il Napoli aveva fatto vedere certe cose già l’anno scorso. Poi aveva rallentato quando gli erano mancati Osimhen e Koulibaly. Quest’anno senza Koulibaly, e ultimamente anche senza Osimhen, nessuno si aspettava questa qualità. Spalletti sta facendo un lavoro straordinario. Oltre a Kim e Kvaratskhelia bisogna citare Anguissa e Lobotka. Sullo slovacco: molti compagni, già in passato, non si capacitavano del perché avesse così pochi minuti viste le sue enormi qualità. Ore le stiamo vedendo».

Su Raspadori.

«Sono felice per Raspadori. È un ragazzo davvero intelligente e perbene. Nella mia vita ho incontrato centinaia di calciatori ma solo tre o quattro ero certo che avrebbero lasciato il segno. Uno di questi è Giacomino Raspadori. Se devo fare il tifo per un giocatore lo faccio per lui. A Napoli ha trovato il luogo giusto per esprimersi al meglio. Sono sicuro che scriverà la storia nel Napoli e in Nazionale».

Inevitabile un passaggio sulla Juventus. Le sue dichiarazioni, così come riportate da Calciomercato.com:

«Mi dispiace vedere la Juve con questi problemi. Il presidente Agnelli si è sempre preso le responsabilità. Mi sono piaciute le parole che ha usato, in questo momento e da inizio stagione si è cercato un solo colpevole. Ci sono 25 giocatori e 50 persone dietro che lavorano insieme e che possono fare di più. Una situazione che non pensavo di vivere. Forse nel 2010 abbiamo vissuto dei momenti così. Con Conte queste difficoltà non ci sono più state e il gruppo non merita i punti che ha. Facile giocare quando le cose vanno bene, ma ora è difficile ritrovare gli uomini che aiutano a tirar su la squadra. Più facile sostituire Cristiano Ronaldo, Dybala o Tevez che il gruppo storico che era la base di questa squadra. Si dice che ci vuole tempo, ma in questo mondo il tempo non c’è»

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