Pogba: «Mi hanno puntato le pistole addosso, gridavano di stare zitto. Ho avuto paura»
Le Monde svela la testimonianza del centrocampista della Juventus alla polizia: «Essendo stato minacciato così, ho detto loro che avrei pagato»
As Roma 21/05/2016 - finale Coppa Italia / Milan-Juventus / foto Antonello Sammarco/Image Sport
nella foto: Paul Pogba
Le Monde ricostruisce la deposizione fatta dal centrocampista della Juventus, Paul Pogba davanti agli inquirenti, il mese scorso, nell’ambito delle indagini sull’estorsione ai suoi danni perpetrata da cinque parenti, tra cui il fratello Mathias.
I fatti risalgono alla sera del 19 marzo 2022. Pogba era in ritiro con la Nazionale, aveva trascorso gran parte della giornata con un amico di infanzia, Boubacar C., a Roissy-en-Brie (Seine-et-Marne), città dove è cresciuto. Verso mezzanotte, mentre si preparava a tornare nel suo hotel parigino, venne condotto da altri amici del quartiere, Adama C. e dai fratelli Roushdane e Machikour K., in un appartamento a Chanteloup-en-Brie (Seine-et-Marna). Lì fu costretto a spegnere il cellulare, che gli venne sequestrato.
A questo punto arrivarono due uomini incappucciati, con giubbotti antiproiettile e diverse armi. A Paul Pogba venne chiesto da Roushdane K. di pagare 13 milioni di euro, di cui 3 milioni in contanti, per la protezione che i due uomini gli avrebbero fornito per anni.
Pogba racconta:
“Avevo paura. I due ragazzi mi hanno puntato le pistole addosso. Allora, essendo stato minacciato in quel modo, ho detto loro che avrei pagato. Gridavano: ‘Stai zitto, guarda in basso’. (…) Uno dei due incappucciati parlò all’orecchio di Roushdane. Quando gli incappucciati se ne andarono, Roushdane mi disse che dovevo pagarli, altrimenti eravamo tutti in pericolo”.
Lo scrive Athletic. È un accordo tra l'ex Era e la Fifa. Il risarcimento fino a un massimo annuale di 7,5 milioni di euro. Il programma non copre l'Under 21.
Mercoledì rientreranno tutti dalle Nazionali e il match contro la Dea è sabato sera. Tra l'altro, gli azzurri dovranno fronteggiare gli infortuni a centrocampo.
«È atipico per la sua età, sembra avere 30 anni invece di 20», ha detto il ct Gattuso. La sua fama, però, si ferma in Italia: Haaland ha rivelato di non sapere chi sia.
La Figc sta osservando diversi giocatori che non hanno mai esordito con la Nazionale argentina, come Soulé, Valentini e Beltrán: tutti e tre hanno militato in Serie A.
Al Giornale: «Al Mondiale del '58 fummo i primi nella storia a farci seguire da uno psicologo. Un nuovo me? Haaland non ha grandissime doti tecniche, ma ha potenza esplosiva».
A Repubblica: «Sono d'accordo con le lamentele di De Laurentiis, si gioca troppo. Il play-off tra Italia e Slovacchia? Per me sarebbe una mezza sconfitta, perché tifo l'Italia».
Intervistato da Zazzaroni: «Andrea Agnelli tanto criticato ma con lui alla Juve si sono ottenuti risultati eccezionali. Quella sui napoletani una battuta.
Il Corrmezz. È la partita del 30 novembre, tra due settimane. Conte ha bisogno di Romelu in campo e nello spogliatoio. E può giocare in coppia con Hojlund
Il danese è troppo isolato là davanti. Neres potrebbe fare il Raspadori, ha le qualità per farlo. Il tecnico deve inventarsi qualcosa, il Napoli non segna più