Irrompe il dibattito sul rinnovamento generazionale. La Faz si chiede come mai Musiala sia un precario della Nazionale mentre Müller è un titolare inamovibile

Non c’è solo in Italia il dibattito sul rinnovamento generazionale nel calcio. In Germania il tema è talmente sentito che a poche ore da Inghilterra-Germania è l’apertura della Faz (non della sezione sportiva, proprio dell’edizione on line del giornale).
La Faz parte da tre immagini degli ottavi di finale dell’ultimo Europeo tra Germania e Inghilterra (vinsero gli inglesi 2-0):
Thomas Müller in ginocchio dopo ave sprecato l’occasione del pareggio. Jamal Musiala, in campo il secondo minuto di recupero della partita, attende il cambio. E Joachim Löw, in piedi in tv senza parole e indifeso dopo l’eliminazione che segna la fine di un’era.
Era fine giugno 2021. La Germania stasera torna in Inghilterra – per la Nations League – eppure il tema del rinnovamento generazionale è sempre presente. Anche se l’allenatore è cambiato, ora c’è Hansi Flick. Musiala non è più così sconosciuto e Müller è un po’ più vecchio. Eppure, come scrive il quotidiano, venerdì nella partita persa in casa contro l’Ungheria
Flick ha mandato in campo Musiala e Kai Havertz solo negli ultimi 20 minuti, una sostituzione che qualsiasi allenatore di Nazionale invidierebbe. Ma ha anche sollevato la questione di come sia stato possibile lasciare così tanta qualità in panchina per tanto tempo.
Aggiunge la Faz che con Müller vale l’esatto contrario. La sua presenza non è messa in discussione.
Non si tratta di Müller contro Musiala. Ma finché Müller gioca sempre, c’è sempre un posto in meno per giocatori come Musiala. O Havertz.
La Faz ricorda che recentemente, in un’intervista, Flick ha chiesto cosa ci fosse effettivamente di sbagliato nel termine “conservatore”. Müller è un calciatore importante del Bayern, è vero, ma la Faz ricorda che adesso i bavaresi non se la passano così bene.