Il ct s’è inventato un sistema per comandare i movimenti dei giocatori senza urlare: “Così almeno non ci rimetto la voce”
C’erano una volta Ambra e le ragazze di Non è la Rai. Telecomandate dalla regia di Boncompagni. Ora c’è la Spagna di Luis Enrique. Il quale s’è scocciato di dare ordine ai suoi urlando, senza peraltro essere sicuro d’essere ascoltato. E ha piazzato un walkie talkie addosso ai giocatori: il dispositivo è posizionato in un giubbotto utilizzato anche per i dati fisici della sessione, sotto la maglietta. Non c’è scampo, lui parla e loro sono costretti a seguire le istruzioni che lui detta.
“Koke, devi devi entrare! Altrimenti, resta lì. Álvaro, abbassa un altro interno! Álvaro, devi andare a supporto! Va via, Gavi! Da solo, da solo! Più indietro, Gavi. Più indietro, parti da dietro! Aspetta che Rodri vada di lato”.
Il video postato dalla RFEF sui social è esplicativo e a suo molto divertente.
📶 ¡¡La última tecnología al servicio de los nuestros!!
🔊 @LUISENRIQUE21 da indicaciones a través de un walkie y los jugadores de la @SEFutbol las reciben en un pequeño altavoz que llevan inserto en la ropa de entrenamiento.
📳 ¡¡HILO DIRECTO!! #VamosEspaña | #NationsLeague pic.twitter.com/BsZVAcBur4
— Selección Española de Fútbol (@SEFutbol) September 20, 2022
“Così spero di non dover gridare, perché non sono abituato a parlare a persone così lontane”, ha detto il ct.