Il Giornale: dopo il comunicato dell’Aia, due sono le ipotesi: o gli arbitri sono dilettanti o furbetti

Se le immagini di Candreva non erano a disposizione salta la credibilità della tecnologia. Qualcuno pagherà per il danno alla Juve?

Milik

Db Torino 11/09/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Salernitana / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Arkadiusz Milik

“La beata innocenza con la quale gli arbitri hanno fatto sapere di non avere a disposizione l’immagine che avrebbe evitato la più plateale delle oscenità commessa nell’epoca Var, induce a due soluzioni: o sono dilettanti che non meritano fiducia o sono i soliti furbetti che cercano lo svicolo”.

Lo scrive, su Il Giornale, Riccardo Signori, a proposito del comunicato con cui l’Aia ha fatto sapere di non avere avuto a disposizione le immagini per valutare la posizione di Candreva in Juventus-Salernitana. Affermandolo, dimostrano di non avere sotto controllo tutto il campo di gioco, “ed allora salta ogni credibilità dell’apparato tecnologico”.

La domanda è: qualcuno pagherà? E quanto?

“Un errore tecnico può invalidare una partita, non così l’errore tecnologico: altra assurdità del regolamento. Qui c’è una squadra, e poco conta che si parli di Juve che tanti dicono favorita dagli arbitraggi (umani), che ha pareggiato una partita vinta e perderà un giocatore che ha esultato per un gol inesistente: qualcuno poco informato penserà che Milik è matto. Aggiungiamo: arbitri e varisti continueranno a esigere rispetto e credibilità, ma non sarebbe meglio che, ogni tanto, la dimostrassero prima di chiederla? Negli ultimi anni si è visto di tutto. Nessuno è perfetto, ma qui c’è qualcuno troppo imperfetto: si tratti di macchina o di uomo”.

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