Per il Bologna di Italiano L’Equipe scomoda Guardiola e Arteta

Il quotidiano sportivo francese intervista Nzola e mette in guardia il tecnico siciliano: l'esperienza di Thiago Motta alla Juventus sia "un monito".

bologna Italiano

Cm Bologna 21/01/2025 - Champions League / Bologna-Borussia Dortmund / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: Vincenzo Italiano

Vincendo la Coppa Italia con il Bologna, Vincenzo Italiano ha conquistato il suo primo trofeo nella carriera di allenatore, dopo tre sconfitte in finale sulla panchina della Fiorentina. Oggi il suo è uno dei profili più stimati del momento nel panorama dei tecnici europei. L’Equipe gli ha dedicato un lungo elogio.

L’elogio dell’Equipe a Vincenzo Italiano

“L’Atalanta ha fatto da apripista negli ultimi anni e il Bologna sta seguendo le sue orme. Ma se la Dea si è affermata ai vertici del calcio italiano grazie alla continuità in panchina – Gian Piero Gasperini è lì dal 2016 – i rossoblù hanno dovuto reinventarsi al termine della stagione della svolta”, comincia l’Equipe ripercorrendo la storia recente.

Thiago Motta è andato alla Juventus (e tutti sappiamo che fine ha fatto), i calciatori migliori hanno preso altre strade, ma Italiano non li ha fatti minimamente rimpiangere. “L’allenatore siciliano si è costruito la reputazione di specialista delle coppe, avendo raggiunto le semifinali di Coppa Italia per tre volte consecutive con la Viola, compresa una finale nel 2023, persa poi 1-2 contro l’Inter. Mercoledì ha vinto la finale, guidato dal suo miglior giocatore Dan Ndoye”, si legge. Vanno aggiunte le due finali consecutive europee (perse) in Conference.

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Quella di Italiano è stata una lunga gavetta, ma sempre ricca di soddisfazioni. “Anche con le sue ex squadre, Spezia e Trapani, è sempre andato lontano nelle competizioni a eliminazione diretta, e Nzola può confermarlo visto che il centravanti del Lens ha giocato con lui in quei club e nella Fiorentina l’anno scorso. «No so se posso dirlo», esita Nzola, «ma per me è un calcio in stile Guardiola, in stile Arteta. Italiano vuole il possesso palla, far giocare la sua squadra, partire da dietro col portiere che partecipa molto al gioco, per poi passare velocemente in avanti. Con un pressing asfissiante: come primo attaccante, ero incaricato di fra partire il pressing, è molto codificato per chiudere l’angolo di passaggio dell’avversario. Passando da Motta a Italiano, il Bologna è passato da un approccio cauta a un pressing asfissiante fatto di marcature individuali, che ricorda molto l’Atalanta. È la conseguenza del suo approccio: non importa quale sia l’avversario, mantiene il suo stile. E succede spesso. Non sono affatto sorpreso da quello che sta facendo.» 

L’Equipe poi conclude avvisando il 47enne di Karlarhue che quanto successo a Motta alla Juventus può forse rappresentare “un monito per Italiano, che sta attirando l’attenzione anche di club più prestigiosi”.

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