Iervolino: «Juve? Non so quanto siamo stati avvantaggiati o piuttosto svantaggiati dalle decisioni arbitrali» 

Al CorSport: «C'erano un contatto di Bremer con Piatek in area e un fallo di Cuadrado su Candreva nell'azione del rigore. Gli episodi non offuscano la nostra grande prestazione»

Iervolino presidente della Salernitana nicola Forbes

Empoli 14/05/2022 - campionato di calcio serie A / Empoli-Salernitana / foto Image Sport nella foto: Danilo Iervolino

Il Corriere dello Sport intervista il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino. La squadra è al decimo posto in classifica con 7 punti in 6 partite. Ma anche reduce dalla partita con la Juventus salita agli “onori” della cronaca per il pasticcio del Var sul gol annullato a Milik. Commenta le scelte arbitrali.

«Non penso che gli episodi abbiamo offuscato la nostra grande prestazione. E poi sono stati tanti: il contatto di Bremer con Piatek in area, forse un fallo di Cuadrado su Candreva nell’azione che ha portato al loro rigore. Insomma, è stata una partita ricca di emozioni. Penso che il risultato sia stato giusto. A caldo avevo l’amaro in bocca, ma poi rivedendo la partita penso che sia andata bene così. La Juve non molla mai ed è stata una partita difficilissima».

Il Var a volte alimenta anziché chiarire i dubbi. Perché?

«Per tecnologia e per regolamento è uno strumento giovane, quindi ancora oggi si fatica a comprendere quando e come intervenire. C’è bisogno di esperienza per perfezionare il tutto. Anche sul rigore dato alla Juve c’era forse un fallo. Dunque, il Var deve intervenire sempre oppure no? È un rebus per tutti noi. Ma una cosa è certa: da parte del sistema arbitrale non c’è malafede. Se il sistema vuole migliorarsi, deve essere costruttivo. E poi, tornando alla gara con la Juve, non so quanto siamo stati avvantaggiati o piuttosto svantaggiati dalle varie decisioni».

Ora come viene giudicata la Salernitana?

«Adesso c’è molto rispetto nei nostri confronti. Possiamo stare a sinistra della classifica, la mia non era una provocazione. Sette nostri calciatori sono stati convocati per le varie Nazionali. Questo deve pur significare qualcosa».

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