I Boston Celtics hanno sospeso per un anno l’allenatore perché ha una relazione con una dipendente del club
In Nba su queste cose non si scherza. Udoka si è scusato. La panchina andrà al suo vice, che ha solo 34 anni

I gloriosi Boston Celtics hanno sospeso l’allenatore, Ime Udoka, per un anno. Non allenerà per tutta la stagione 2022-23 per non specificate “violazioni delle politiche societarie”. Una persona informata sui fatti – scrive il New York Times – dice che Udoka ha una relazione consenziente con una dipendente del club, in violazione delle linee guida organizzative. Insomma non si può. E il coach, che al suo primo anno ha guidato i Celtics alle finali Nba, è costretto a lasciare la panchina al vice Joe Mazzulla, che diventa head coach a 34 anni.
Viste dall’Italia, sembrano cose dell’altro mondo. Lo dimostra la storia clamorosa di Robert Sarver – azionista di maggioranza dei Phoenix Suns della NBA e dei Phoenix Mercury della WNBA (l’Nba femminile) – sospeso per un anno dall’Nba nonché multato per dieci milioni di dollari per sessismo e razzismo nella sua azienda nei confronti delle sue dipendenti e dei suoi dipendenti.
Martedì scorso, la guardia dei Minnesota Timberwolves Anthony Edwards è stata multata di 40.000 dollari per aver fatto commenti omofobici in un post su Instagram, dove ha più di 1 milione di follower.
Udoka ha trascorso nove stagioni come assistente allenatore con i San Antonio Spurs, i Philadelphia 76ers e i Nets prima che i Celtics lo assumessero come capo allenatore nel giugno 2021. In una dichiarazione a ESPN, Udoka ha dichiarato di aver accettato la decisione: “Voglio scusarmi con i nostri giocatori, i fan, l’organizzazione dei Celtics e la mia famiglia per averli delusi. Mi dispiace di aver messo la squadra in questa difficile situazione”.