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Bigon: «Napoli società solida, De Laurentiis si è sempre circondato di collaboratori bravi»

L’ex ds è intervenuto oggi a Radio Kkn e ieri a Radio Crc. «Micheli e Mantovani li portai io a Napoli, Kvara lo seguivo ma non sono riuscito a prenderlo. Kim una mossa decisiva»

Bigon: «Napoli società solida, De Laurentiis si è sempre circondato di collaboratori bravi»
As Roma 11/02/2016 - campionato di calcio serie A / Lazio-Hellas Verona / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Riccardo Bigon

Riccardo Bigon, ex ds del Napoli, è intervenuto alla radio ufficiale del club commentando il processo di rifondazione che la società azzurra ha portato a compimento questa estate. Di seguito le sue parole riportate dai colleghi di CalcioNapoli24.

«Alla difficoltà tecnica del ricreare un progetto sui calciatori, c’è la fortuna di avere una società solida, di ottimo punto. Si parla di un club con le proprie dinamiche con un allenatore tosto e dirigenti capaci. Cose queste che ti aiutano nel ricostruire. Nel mio periodo c’era Benitez e con lui si fece un grande lavoro. Micheli e Mantovani li portai io a Napoli quando mi accorsi della necessità di un calcio che cambiava»

Su Mertens.

«Mertens? Quella trattativa fu particolare. Individuammo il calciatore in Europa League, mi rimase in testa e continuammo a seguirlo. Quando andammo a prenderlo, ad Amsterdam, fu una trattativa difficile. Eravamo in costruzione e non avevamo credibilità come quella di oggi. Aveva una avvocatessa che era attenta a tutti i dettagli. Fu lunga e dura ma vederlo diventare la storia del Napoli è stato bello»

Bigon era già intervenuto nella giornata di ieri a Radio Crc. Il Corriere dello Sport ha riportato le sue parole, su Kim, Kvara e non solo.

«Al di là di Kvara che sta facendo cose incredibili e che ho seguito negli anni, ma che non sono riuscito a prendere, l’acquisto di Kim è stato davvero importante. Sostituire Koulibaly non era affatto semplice e invece prendere Kim, che è un calciatore fuori dai radar, è stata una mossa decisiva. Vanno fatti i complimenti al Napoli. Detto questo, i complimenti nel calcio servono a poco perché poi contano i punti, i gol fatti e quelli incassati. Poi, le sconfitte arriveranno perché arrivano per tutti, ma bisogna essere bravi nei momenti difficili. Tenere compattezza nei momenti critici è una tappa fondamentale e il Napoli sa come si gestiscono certe cose perché è al vertice da diversi anni. Il Napoli ha una rosa da scudetto, ma ci sono almeno altre 4 squadre attrezzate per vincerlo per cui la differenza panno tante piccole cose e queste vanno dalla gestione del gruppo, alla spinta dello stadio. Si vince quando si crea qualcosa di speciale»

Su De Laurentiis.

«De Laurentiis sa scegliere gli uomini giusti, questa è la qualità dei grandi imprenditori. Questo è un Napoli completamente diverso sotto tutti i punti di vista, all’inizio facevamo fatica a convincere i giocatori a venire a Napoli perché a volte non è solo una questione di soldi, ma anche di progetto. La linea societaria di De Laurentiis è sempre stata chiara e precisa, magari non condivisibile da tutti, ma è molto meglio che non averla o cambiarla di volta in volta. Poi, De Laurentiis si è circondato sempre da allenatori bravi, collaboratori bravi e questo fa la differenza. Il grande lavoro fatto con noi fu anche di scouting e dai piccoli passi si è arrivati a compiere grandi passi e il risultato del lavoro svolto mi pare che si veda»

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