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Non ha tatuaggi, Raspadori è l’acquisto italiano che De Laurentiis sognava da Verratti

Tranne Meret, i colpi del suo Napoli sono stati tutti stranieri. È un acquisto politico perché dimostra che i giovani ambiziosi vogliono Napoli

Non ha tatuaggi, Raspadori è l’acquisto italiano che De Laurentiis sognava da Verratti
Mg Reggio Emilia 08/09/2021 - qualificazioni Mondiali Qatar 2022 / Italia-Lituania / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Giacomo Raspadori

Sarà da qualche anno che Aurelio De Laurentiis ha smesso di ricordare la vicenda Verratti. È stato a lungo il suo incubo. Addebitò la responsabilità a Mazzarri che nell’estate del 2012 – secondo i racconti presidenziali – non assicurò a De Laurentiis che lo avrebbe fatto giocare titolare. E fu così che il giovanissimo centrocampista del Pescara finì al Psg.

Fino a Raspadori il Napoli di De Laurentiis non aveva mai piazzato un colpo italiano, per di più giovane. Il Napoli ha sempre pescato tra gli stranieri. Cavani, Higuain, Mertens, Callejon, Koulibaly, Osimhen, Fabian, lo stesso Lozano pagato 40 milioni di euro.

Gli italiani sono sempre arrivati con poche aspettative, che si trattasse di Di Lorenzo o di Politano, o di Verdi.

L’unica eccezione è stata Meret, attorno al suo arrivo c’erano attesa ed eccitazione. Il Napoli aveva preso quello che allora considerato il rivale di Donnarumma, uno dei due possibili futuri portieri della Nazionale. Poi, almeno fin qui, è andata diversamente.

Adesso Raspadori. Che è un acquisto insolito per il Napoli. 35 milioni di euro per un attaccante che al momento certamente non li vale. Ha giocato due stagioni al Sassuolo, non ha mai disputato una partita di coppa europea. Però faceva parte della spedizione in azzurra agli Europei vinti a Londra. Giocò pochissimo ma c’era. In Nazionale ha segnato tre gol in tredici presenze.

Mancini lo portò agli Europei dopo aver visto una sua doppietta al Milan, a San Siro. Entrò che il Sassuolo era sotto 1-0. I due gol li segnò in area: il primo di rapina, alla Paolo Rossi. Il secondo quasi alla Gerd Muller, si bevve Tomori in un fazzoletto e fece secco Donnarumma sul secondo palo.

Raspadori questo sa fare benissimo. È rapidissimo in area. Sa coordinarsi in pochi secondi e vede la porta. È più un centravanti d’area che un centravanti di manovra. Ma, soprattutto, è uno dei giovani più interessanti del calcio italiano. In questo senso Raspadori è il vero colpo politico del calciomercato del Napoli. Dimostra che Napoli è una piazza ambita, che i nostri giovani forti vogliono venire a giocare qua. Una sorta di rivincita storica sul celebre no di Paolo Rossi.

Raspadori ha due caratteristiche insolite. La prima è calcistica: è un mancino naturale che ha imparato a calciare anche con l’altro piede al punto da sempre ambidestro.

La seconda è extracalcistica: non ha tatuaggi. Dettaglio che certamente non sarà sfuggito a De Laurentiis.

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