Al CorSport: «Se nei 100 metri uno corre in modo elegante ma arriva terzo, ha vinto lui? No. Il calcio non è una gara di ballo»

Il Corriere dello Sport intervista Dino Zoff. Il pretesto è sempre il Mondiale di Spagna del 1982, vinto dall’Italia. L’ex portiere parla della sua concezione dello sport: non conta la bellezza, non basta per vincere.
«Il calcio non è una gara di ballo, in cui tu dici quello danza più o meno bene. Nello sport, se non vinci, non conta l’estetica. Se nei 100 metri uno corre in modo elegante ma arriva terzo… ha vinto lui? No. Io parto dalla sostanza delle cose, per cultura familiare. Mia moglie dice: “Dino, ripeti sempre le stesse cose”. E’ vero, ma che posso farci? Una volta ho preso un gol, non quelli da 40 metri perché ero cieco…, un gol normale, di cui mi ha chiesto conto mio padre. Io mi sono giustificato: “Sai, non me lo aspettavo”. E lui: “Perché, fai il farmacista? Se non te l’aspetti te che fai il portiere…”. Ho sempre parlato poco: a parole è facile essere bravi. Ora sono molto narciso, non sono umile come dicono, ma ho sempre cercato i numeri. E ora posso affermare: “Vai a vedere quello che ho fatto”. Questo è il mio modo di intendere la vita, le cose».