Lotito: «La contestazione? Per certi versi è un mistero, alla Lazio ho eliminati privilegi consolidati»
Al Foglio: «Sarebbe stato facile continuare con le elargizioni pubblicitarie a pioggia alle radio e ai giornali. Lo scudetto? Ci stiamo lavorando»

As Roma 29/01/2018 - assemblea elettiva FIGC / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Claudio Lotito
Claudio Lotito, presidente della Lazio, intervistato dal Foglio.
“La Lazio ha il centro sportivo più grande e più moderno d’Italia, una invidiabile situazione economico-patrimoniale ed è la squadra che in questi anni ha vinto il maggior numero di trofei, dopo la Juventus. Per certi versi, la contestazione è un mistero. La verità è che una gestione trasparente elimina privilegi consolidati. Sarebbe stato facile per me continuare con le elargizioni pubblicitarie a pioggia alle radio e ai giornali. E’ per questo che molti, invece di mettere in luce quello che facciamo, cercano di demolirlo”.
Io voglio spendere, non sperperare. Per anni la Lazio era stata una mucca da mungere. Tutti pretendevano una collaborazione, un contratto, un’elargizione. Nel momento in cui chiudi i rubinetti, tu diventi un nemico da abbattere. Vede, nel mondo del calcio non mancano né i giocatori, né i direttori sportivi, né gli allenatori. Quel che manca sono le idee. Con le idee, prima che con il denaro, abbiamo ottenuto risultati importanti. Con le idee abbiamo, fra tanti altri trofei, conquistato la Supercoppa italiana, battendo la corazzatissima Inter di Mourinho. I soldi aiutano, ma non sono tutto”
Il suo sogno nel cassetto è lo scudetto?
“Abbiamo vinto tutto il resto. Manca solo quello. Non è solo un sogno, ma l’obiettivo. Ci stiamo lavorando”.