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Gazzetta: Roma-Zaniolo, i giallorossi amareggiati dall’ingratitudine di Nicolò. Pronta la linea dura

La società non ha gradito le interviste del calciatore, gli ammiccamenti ad altri club e l’insistenza sul rinnovo. Mourinho vuole il caso risolto prima del ritiro

Gazzetta: Roma-Zaniolo, i giallorossi amareggiati dall’ingratitudine di Nicolò. Pronta la linea dura
Bergamo 18/12/2021 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Roma / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Nicolo' Zaniolo

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport dedica un approfondimento alle schermaglie tra Nicolò Zaniolo e la Roma, che accusa l’entourage del ragazzo di uno “stillicidio di informazioni anonime” che hanno irritato la dirigenza, che ha scelto di far trapelare la propria amarezza e di annunciare l’avvio di una linea dura.

Le informazioni anonime, com’è noto, riguardano l’interessamento – o meglio, la richiesta di informazioni – di Juventus e Milan…

Secondo la Roma, pur apprezzando il fatto che Nicolò si stia già allenando con professionalità (a Pontremoli), tutte le uscite pubbliche di “collaterali” sono state poco gradite. E così viene sgranato il rosario della malinconie, che hanno almeno quattro punti chiave: l’intervento di Gaspare Galasso, amico del giocatore, che rammentava il già noto interesse della Juve; le parole dell’agente Vigorelli che definiva “una notizia bellissima” la corte del Milan; l’intervista di pochi giorni fa di Zaniolo a “Sportweek” in cui sottolineava come gli facesse piacere l’interesse dei grandi club e, soprattutto, l’insistenza sul mancato rinnovo di contratto.

Il risultato è che la Roma rivendica il diritto di decidere quando e come trattare con Zaniolo il rinnovo del contratto, che scade nel 2024. Non dimenticando – fanno sapere da Trigoria – «come la Roma gli sia sempre stata vicino durante il recupero dai due infortuni». Lato calciatore, l‘entorno di Zaniolo ritiene che «se un giocatore viene valutato 60 milioni, è logico che lo stipendio deve essere adeguato al valore dato, mentre l’attaccante non è neppure fra i primi dieci più pagati».

E se una volta si sarebbe accontentato (si fa per dire) di 3,5 milioni, l’asticella adesso è salita a circa 4-5 milioni con i bonus.

E Mourinho?

In tutto questo c’è anche la variabile Mourinho. Ovvero, l’allenatore vorrebbe che il caso, in un senso o nell’altro, fosse risolto prima che la squadra cominci il ritiro. Pare difficile che possa accadere, ma il mercato è l’arte del possibile.

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