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CorSport e la VARivoluzione per la prossima stagione: meno interventi allo schermo e più decisioni in campo

I Video Match Offcials passano da 4 a 12, Gervasoni sarà il nuovo responsabile a Lissone. Confermato Rocchi, che chiede due vice

CorSport e la VARivoluzione per la prossima stagione: meno interventi allo schermo e più decisioni in campo
Db Bergamo 23/11/2019 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gianluca Rocchi al Var, quando arbitrava

Il Corriere dello Sport parla di “VARivoluzione” in stile Europa. Ci saranno meno interventi al Var e più decisioni in campo, come succede nelle coppe europee. A Lissone ci sarà un nuovo responsabile, Gervasoni e i Video Match
Officials passeranno da 4 a 12.

“Meno (ancora meno) interventi da Lissone (dove ci sarà un nuovo responsabile, emanazione diretta dello staff di Rocchi e non come accaduto lo scorso anno con Stagnoli), sempre più potere agli arbitri in campo, anche nelle situazioni-limite”.

“L’altra grande novità riguarda il numero dei VMO (Video Match Officials): dai 4 VAR PRO dello scorso anno (Di Paolo, Mazzoleni, Banti e Nasca, in ordine di graduatoria) si passerà a 12, con Abbattista, Di Martino e – come detto – Marini più gli assistenti che saranno dismessi perché senza i requisiti, come Paganessi, Longo e Vivenzi, Passeri e Costanzo, a meno che qualcuno di questi non risulti fra i primi 26 della classifica (in quel caso, il limite d’età sarebbe superato)”.

“In serie A, con Gervasoni che metterà le tende a Lissone, Rocchi ha chiesto di avere due vice in più, soprattutto per gli arbitri (confermatissimi Manganelli e Di Liberatore per gli assistenti): i nomi dovrebbero essere Messina (doveva essere sul tandem con Braschi alla guida della CAN 365 giorni fa, mossa poi sventata dalla Federcalcio) e Damato (un anno di purgatorio per questioni…. elettorali)”.

Cambia anche il referente addetto ai rapporti tra club e arbitri:

“Danilo Giannoccaro, dopo una stagione non da raccontare ai nipotini e che comunque non è piaciuta nelle segrete stanze dell’AIA, lascerà il suo posto, che da federale dovrebbe tornare sotto l’ala dei direttori di gara. C’è un lista di nomi, ma la scrematura sarebbe vicina alla soluzione finale. Chiaro che serve un’alta fi gura, che conosca la materia a 360 gradi”.

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