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Vagnozzi: «Alcaraz è esploso all’improvviso, bisogna vedere come andrà, Sinner ha 20 anni e può crescere»

Alla Gazzetta: «Giusto che ognuno continui il suo percorso, sarà una bella rivalità per il futuro. La gamba sta bene, partiamo in queste ore per Parigi»

Vagnozzi: «Alcaraz è esploso all’improvviso, bisogna vedere come andrà, Sinner ha 20 anni e può crescere»
Roma 12/05/2022 - Internazionali BNL d'Italia / foto Imago/Image Sport nella foto: Jannik Sinner ONLY ITALY

La Gazzetta dello Sport intervista Simone Vagnozzi, il nuovo coach di Jannik Sinner, che lo ha scelto dopo 7 anni con Riccardo Piatti.

Sinner è stato sconfitto agli Internazionali di tennis di Roma, ai quarti, da Tsitsipas, complice un problema alla gamba. Vignati rassicura sulla partecipazione al Roland Garros.

«Tutto a posto. Non c’è nulla di grave. Jannik ha fatto un po’di riposo e ha ripreso a lavorare. Durante quella scivolata il muscolo è andato in difesa ma con la fisioterapia si è sistemato. Partiamo in queste ore per Parigi e cominceremo subito ad allenarci regolarmente».

Continua:

«È normale che ci siano tante aspettative. Tutti vorrebbero sempre risultati importanti. Ma siamo nel mezzo di un processo e Jannik è tranquillo, lavora, non si fa travolgere dai sentito dire e cerchiamo di essere tutti molto sereni. Questo non significa che quando giochiamo i tornei non puntiamo alla vittoria».

Su Alcaraz e l’ansia che la sua partenza bruciante può aver messo ai tifosi:

«Di Alcaraz ne nasce uno ogni tanto. E soprattutto ha avuto un’esplosione molto rapida, bisogna vedere quale sarà il suo sviluppo nei prossimi anni. Jannik ha 20 anni e grandi margini di crescita, è giusto che ognuno continui il proprio percorso e sono sicuro che sarà una bella rivalità per il futuro».

Sul fisico di Sinner, un po’ minuto.

«Lo sappiamo bene, ma Jannik ha continuato a crescere fino all’anno scorso quindi non si poteva intervenire o si sarebbe rischiato di fare danni. Jannik deve mettere forza mantenendo la rapidità. Non diventerà mai un armadio. Stiamo anche lavorando sul recupero tra un punto e l’altro. Insomma, stiamo facendo un percorso con obiettivi a lungo termine per migliorare tutti gli aspetti ma Jannik è come una macchina di Formula Uno, bisogna fare attenzione a cambiare gli assetti».

Sul loro rapporto:

«Procede molto bene, il feeling sta crescendo. Stiamo imparando a conoscerci sempre meglio, lui è davvero un bravissimo ragazzo. Educato, lavoratore, poi non sta fermo un attimo ed è super competitivo. Non vuole perdere a
niente, nemmeno a carte».

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