Torino-Napoli, Spalletti non va in conferenza, al suo posto lo staff
Gli assistenti rispondono alle domande della stampa: «Ringraziamo i ragazzi per l’impegno, hanno dato il massimo. Zielinski? Dal punto di vista fisico non ha problemi»

Napoli 30/04/2022 - campionato di calcio serie A / Napoli-Sassuolo / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Kalidou Koulibaly
Niente conferenza stampa per il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti. Alla vigilia della gara di campionato contro il Torino, in trasferta, l’allenatore ha deciso di rimanere in silenzio e di lasciare che alle domande della stampa, in conferenza, fosse l’intero staff tecnico del Napoli. Un preciso intento del tecnico di dare una vetrina al suo staff, fanno sapere dal Calcio Napoli.
Domanda per il preparatore atletico Sinatti: in stagione ci sono stati diversi infortuni, se ne può dare una spiegazione?
«Il calcio è cambiato, le partite sono molto più frequenti, abbiamo avuto l’80% della rosa con il Covid, questo ha portato ad avere assenze e dopo delle problematiche per il rientro all’attività, sicuramente il Covid ha inciso anche per gli strascichi infiammatori che lascia all’organismo, le problematiche a livello muscolare spesso sono riconducibili a questo. Occorre comunque diversificare il tipo di infortuni accaduti, quelli traumatici, come quello di Osimhen, quest’anno ci hanno penalizzati. La frequenza degli impegni poi non aiuta ad avere integrità fisica»
Domanda per Baldini: da cosa sono dipese le difficoltà nella seconda parte della stagione?
«Difficile dirlo, non c’è una risposta univoca, ci sono stati tanti fattori, le partite sono state tante, c’è stato il Covid, la coppa d’Africa… non abbiamo mai notato una differenza di impegno da parte dei ragazzi, che è stato massimale su questo possiamo fare una valutazione. Se il loro atteggiamento o la loro voglia fossero stati diversi saremmo potuti intervenire, invece sono stati fantastici tutto l’anno e di questo li ringraziamo, per averci fatto raggiungere l’obiettivo della Champions».
Domanda per Calzona: Mertens diceva che quest’anno è più deluso per il mancato scudetto. Che ne dice?
«Le problematiche di quest’anno sono state già spiegate dai colleghi, da parte mia c’è dispiacere per come siamo stati vicini alla vetta, ma nessun rammarico. E’ importante sottolineare che siamo in linea con gli obiettivi che ci aveva chiesto la società».
Domanda per Sinatti: la forma atletica dei giocatori è cambiata?
«Mi piace rispondere con dati oggettivi: se facciamo riferimento alle ultime prestazioni, come Empoli, è stata la partita in cui la squadra ha corso più veloce, quella con la Roma in casa siamo stati superiori sia nel primo che nel secondo tempo. Dal punto di vista fisico non ci sono state differenziazioni. Anche dopo il 6-1 contro il Sassuolo non abbiamo visto differenze in termini di intensità e chilometri percorsi, i dati oggettivi spazzano via tutte le sensazioni che si possono avere dall’esterno».
Sull’utilizzo di Mertens: siete soddisfatti delle sue performance?
«Le prestazioni sono state di alto livello».
Per il vice Domenichini: a Napoli si dà la qualificazione Champions come scontata o semplice, quanto c’è di scontato e quanto di conquistato?
«Il nostro obiettivo è sempre stato raggiungere la qualificazione in Champions e ci siamo riusciti nonostante i problemi avuti. Ci può stare il dispiacere, perché avevamo un sogno da poter trovare, non ci siamo riusciti, ma non dobbiamo essere scontenti ma molto felici, anche perché la squadra ha sviluppato un bel calcio quindi siamo arrivati all’obiettivo in un modo bello, dando anche spettacolo, in certi momenti».
Domanda per Sinatti: Zielinski è reduce da prestazioni non eccellenti, qual è il problema?
«Dal punto di vista fisico nessuno, ha grandi qualità, resistenza, agilità e coordinazione».
Domanda per Calzona: lei era presente nello staff di Sarri, il Napoli ha avuto la miglior difesa del campionato per buona parte della stagione, merito suo?
«Sarri è un grandissimo tecnico e un perfezionista, chiede determinate cose ai difensori e agli altri ruoli, difende di squadra e non di reparto, anche quest’anno abbiamo fatto molto bene, a parte il periodo finale, il merito è di Spalletti che anche con metodologie diverse ha dato compattezza al reparto difensivo, che però deve essere supportato dal resto della squadra. A volte si possono subire gol e dare la colpa ai difensori ma a volte il problema è negli altri reparti che non supportano la linea difensiva».
Domanda per il preparatore atletico in seconda Cacciapuoti: è migliorabile questo Napoli in quanto a prestazioni o è stato fatto tutto il possibile, quest’anno?
«Ogni stagione è a sé e va valutata su tutto il percorso fatto, giochiamo ogni 3 giorni da 13 anni, non c’è relazione rispetto ai punti fatti. Si può sempre migliorare ma va preso atto del fatto che la squadra ha dato e sta dando il massimo. Quando ci sono cali può sembrare siano fisici o di altre motivazioni, ma la partita col Sassuolo dimostra che non si tratta di calo fisico. La squadra ha dato il massimo e di questo le va dato atto».