Mbappé: «Resto al Psg perché sono francese e perché il progetto del club è cambiato»
In conferenza stampa: «L'anno scorso volevo andarmene, pensavo fosse la decisione giusta. Non andrò oltre il mio ruolo di calciatore»

2021 archivio Image Sport / Calcio / Paris Saint Germain /Kylian Mbappe' / foto Panoramic/Image Sport
Kylian Mbappé ha spiegato in conferenza stampa i motivi che lo hanno spinto a rinunciare alla corte del Real Madrid per accettare la proposta di rinnovo del Psg. Al suo fianco il presidente del club francese, Nasser Al-Khelaifi.
«Il progetto è cambiato. Tutti sanno che l’anno scorso volevo andarmene. Ho avuto l’intima convinzione che fosse la decisione migliore in quel momento. C’è un aspetto sportivo, anche privato, un aspetto rappresentato dal fatto che sono francese, questo è il paese in cui vivrò, in cui invecchierò. C’è questo lato sentimentale e anche il progetto è cambiato, il club vuole cambiare alcune cose».
Mbappé ha dichiarato di aver deciso definitivamente la settimana scorsa.
«Ho preso la mia decisione la scorsa settimana. Non l’ho annunciato ai miei compagni di squadra, il club non voleva, volevano tenerlo segreto e che fosse una sorpresa per tutti. Per quanto riguarda Messi e Neymar, giocare con grandi giocatori è tutto ciò che ho sempre desiderato. Abbiamo avuto un primo anno difficile, Messi era appena arrivato, Neymar purtroppo si è infortunato. Abbiamo parlato un po’ ma non molto. Mi hanno sempre detto che era una scelta personale, e che qualunque sarebbe stata la mia decisione, l’avrebbero rispettata».
E’ stato detto che tra le condizioni del rinnovo ci sia ampia libertà anche di mettere bocca nel mercato e nella scelta del nuovo allenatore. Mbappé nega.
«Rimango ancora un calciatore e non andrò oltre questa funzione. Non andrò mai oltre la mia funzione di giocatore di football».