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I tifosi della Premier League contro la nuova Champions: «È solo un ritorno della Superlega»

Il comunicato della Football Supporters’ Association: «La nostra posizione è chiara, siamo uniti nell’opporci. La Uefa dimostri che non agisce solo nell’interesse di pochi club»

I tifosi della Premier League contro la nuova Champions: «È solo un ritorno della Superlega»
Leeds (Inghilterra) 19/04/2021 - Premier League / Leeds United-Liverpool / foto Imago/Image Sport nella foto: protesta contro SuperLega

I tifosi inglesi non vogliono la nuova Champions League. Non è altro, per loro, che una Superlega camuffata. Lo spiega, in un comunicato ufficiale, la Football Supporters’ Association Premier League.

«Siamo uniti nell’opposizione alle proposte di riforma della Champions League che sono un tentativo di ritorno all’idea screditata di una Superlega europea. L’anno scorso, sono stati i nostri gruppi di tifosi a unirsi per forzare il crollo della Superlega europea. All’epoca, la Uefa ci aveva detto che i tifosi erano il cuore del gioco e aveva promesso che le opinioni dei tifosi sarebbero state al centro della scena nel decidere cosa sarebbe successo. Quindi è con grande sgomento che ora affrontiamo la prospettiva di modifiche alla Champions League che porteranno molte più partite nella fase a gironi, mentre l’ingresso per alcuni club sarà basato sul “Coefficiente Uefa per club” quinquennale. Queste proposte non faranno altro che ampliare il divario tra i club ricchi e gli altri, rovinando allo stesso tempo i calendari dei campionati nazionali, con l’aspettativa che i fan sacrifichino ancora più tempo e denaro per assistere a partite senza senso del girone. I tifosi non vogliono ancora più partite europee, in particolare la fase a gironi di dieci partite e un turno a eliminazione diretta in più».

Il comunicato continua:

«È irresponsabile e fuori luogo – spiega la FSA Premier League – pensare anche di raddoppiare il numero di partite interne a cui i tifosi dovranno assistere prima dell’inizio dei turni a eliminazione diretta. Ciò sarà aggravato dalla crisi del costo della vita che sta colpendo l’Europa. Inoltre, non vediamo come l’aumento dell’obbligo per squadre e tifosi di volare in giro per l’Europa sia compatibile con gli impegni ambientali della Uefa. Temiamo anche per il futuro della Fa Cup e della Coppa di Lega, competizioni che vantano meccanismi di ridistribuzione finanziaria vitali nella nostra piramide calcistica».

E ancora:

«Il presidente della Uefa Ceferin si era impegnato ad ascoltare i tifosi. La nostra voce collettiva è unificata e la nostra posizione chiara. Chiediamo alla Uefa di dimostrare che agisce nell’interesse della più ampia comunità calcistica e dei suoi tifosi, non solo nell’interesse dei pochi ricchi investitori e dei club statali che, meno di un anno fa, hanno cercato di distruggere la famiglia calcistica europea».

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